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di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 6 marzo 2024

Al Meucci 22 detenuti invece che 17, oltre la metà dei ragazzi ha disturbi psichici. Mai così tanti detenuti minorenni negli istituti penali a loro dedicati. È il dato del dossier Antigone dove anche il Meucci di Firenze risulta sovraffollato: 25 detenuti invece che 17 regolamentari. Secondo la ricerca sarebbe il decreto Caivano ad aver fatto alzare il numero di giovani detenuti.

Mai così tanti detenuti minorenni negli istituti penali a loro dedicati. Un dato che preoccupa quello rivelato dal rapporto “Prospettive minori” dell’associazione Antigone, secondo cui i reclusi nelle carceri minorili italiane all’inizio del 2024 sono circa 500, numero che non si raggiungeva da oltre dieci anni. Secondo il dossier questo aumento sarebbe un primo effetto del decreto Caivano, approvato a settembre dal governo che ha introdotto diverse nuove misure per contrastare la criminalità minorile.

Alcuni istituti sono dunque sovraffollati, è il caso del Meucci di Firenze, in via degli Orti Oricellari, dove secondo Antigone al 15 febbraio sono 22 i ragazzi detenuti, a fronte di una capienza regolamentare prevista di 17. Cinque persone in più di quanto prevedrebbe la normativa, un sovraffollamento che non si verificava da tanti anni. Non solo, nel penitenziario fiorentino, è spiegato nel rapporto, “la stanza solitamente utilizzata per l’isolamento sanitario è stata adibita a camera di pernottamento”.

“Esattamente un anno fa i ragazzi erano 16 - ha spiegato Sofia Antonelli, ricercatrice di Antigone - La maggior parte di questi sono ragazzi di origine straniera, per i quali, a parità di reato ma non di risorse, è più difficile accedere a percorsi all’interno della comunità. L’incremento generale di misure detentive va contro i principi cardine del processo minorile, incentrato su percorsi che evitino il più possibile il rischio di marginalizzazione del ragazzo. Per questo abbiamo intitolato il nostro rapporto “Prospettive minori”, per sottolineare la nostra preoccupazione per un sistema che sta facendo passi indietro”.

Da un punto di vista strutturale, diversi istituti negli ultimi anni sono stati oggetto di interventi di ristrutturazione. Alcuni di essi hanno determinato la chiusura di intere sezioni ed il conseguente trasferimento di molti ragazzi in altre strutture. Ciò ha inciso in maniera determinante nell’equilibrio di numerosi istituti penali, tra cui anche Firenze, dove i cantieri sono ancora aperti.

Collocato a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella, l’istituto Meucci è l’unico carcere minorile maschile della Toscana. All’interno dello stesso edificio è presente anche un Centro di Prima Accoglienza (Cpa) dove vengono ospitati, per un massimo di 72 ore, minori maschi e femmine arrestati nel territorio.

Oltre che per l’elevato numero di presenze, il 2023 è stato un anno particolarmente complicato a causa di diversi eventi critici, tra i quali due evasioni avvenute in estate, ragione per cui sono stati incrementati i dispositivi di sicurezza, come il filo spinato non presente in passato. “Viene segnalato - spiegano ancora da Antigone - come negli ultimi anni si sia assistito sempre più ad un incremento di ragazzi affetti da disagio psichico, difficili da gestire all’interno di un penitenziario. Più della metà dei ragazzi presenti in Istituto assumeva terapie farmacologiche”. I lavori in corso dovrebbero cambiare la destinazione di alcuni ambienti in modo da creare una nuova sezione detentiva, destinata a ragazzi autorizzati al lavoro all’esterno.