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di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 25 agosto 2022

“Sollicciano è l’emblema del fallimento del sistema carcerario italiano”. Lo ha detto il segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, nel corso di una conferenza stampa organizzata ieri mattina all’ingresso del penitenziario fiorentino, dove ha annunciato uno sciopero della fame per sensibilizzare le istituzioni sul degrado delle carceri italiane e di quelle toscane.

Secondo Di Giacomo, “Sollicciano è uno degli istituti penitenziari peggiori d’Italia, insieme a Poggioreale e a quello di Torino. Abbiamo avuto un suicidio dall’inizio dell’anno, c’è sovraffollamento. Inoltre, è carente di agenti e di personale sanitario: non è pensabile che lo psichiatra venga solo una volta a settimana. È un carcere in cui sicuramente lo Stato ha perso il controllo e da cui bisognerebbe ripartire: far capire, cioè, alle organizzazioni criminali che nelle carceri comanda lo Stato”.

Per quel che riguarda il futuro del carcere, Sollicciano, come altre carceri, “va assolutamente ricostruito” anche con le risorse del Pnrr, “per ridare dignità alla pena e ai lavoratori”. Su questo, “ho sentito Nardella: dico che ce ne vorrebbe di più di sindaci come lui, a disposizione, perché in altre realtà questo non succede”. Altro tema, la droga in carcere. Secondo il sindacalista Di Giacomo “a Sollicciano entrano sostanze stupefacenti. In che modo? Agenti penitenziari corrotti, familiari dei detenuti, droni”.