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di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 28 luglio 2022

Dopo l’esposto dei 300 detenuti, la direttrice accusa: qualcuno vuol metterci i bastoni fra le ruote. Cimici in cella. Da mesi, soprattutto nel periodo estivo, i detenuti di Sollicciano denunciano l’incuria del carcere, adesso anche con un esposto alla Procura della Repubblica firmato da trecento reclusi di cui ieri ha dato notizia il Corriere Fiorentino.

Ma chi deve occuparsi della pulizia dei locali? Quel che è certo è che la Asl dovrebbe monitorare costantemente la situazione, per poi riferire al ministero della giustizia che avrebbe la competenza delle disinfezioni. “Più volte le ispezioni della Asl hanno rilevato problemi di incuria a Sollicciano, ma la Asl può limitarsi soltanto a segnalare la problematica, gli interventi di risanamento sono invece a carico del ministero della giustizia”. Queste le parole del presidente della Regione Eugenio Giani. E poi: “La questione che è stata sollevata è giusta e va risolta prima possibile, il carcere deve essere un ambiente decorso per l’igiene e per l’ambiente perché tutto questo corrisponde a un principio di costituzionalità verso queste persone che sono tali ancor prima di essere detenuti”. Proprio su questo, conclude il governatore, “ho ricevuto rassicurazioni dal ministero per rendere Sollicciano un luogo più decoroso”.

Ma se per Giani le ispezioni Asl avvengono regolarmente, qualche dubbio lo esprime invece il garante nazionale dei detenuti Mauro Palma: “La Asl dovrebbe visitare semestralmente il carcere ma non mi risulta che queste ispezioni avvengano regolarmente”. Ecco perché Palma si appella a tutte le istituzioni per procedere ad una “disinfestazione che non sia provvisoria ma definitiva”. In che modo? “Svuotando progressivamente piccole parti dei reparti, spostando decine di detenuti in altre carceri della Toscana, affinché quel pezzo di sezione venga pulito e sanificato a fondo per poi far tornare i detenuti”.

Un’idea condivisa anche dallo stesso Giani: “Mi sembra une riflessione di buon senso”. Secondo Palma, “Sollicciano vive una situazione di grande degrado ma nell’ultimo anno sono stati avviati lavori che fanno ben sperare, anche se c’è una certa lentezza”. Tra i dati positivi, spiega Palma, il fatto che nell’ultimo anno si sono dimezzati gli atti di autolesionismo, tra quelli negativi il fatto che sono raddoppiate le aggressioni agli agenti da parte dei reclusi.

Sul tema è intervenuta anche la direttrice Antonella Tuoni, che valuta la lettera dell’esposto “eccessivamente pesante”. E poi dice: “La condizione strutturale non è da carcere modello, ma la Direzione, il Provveditorato e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria stanno spendendo risorse per migliorarlo. Magari c’è qualcuno che vuole mettere i bastoni tra le ruote al lavoro che si sta facendo, per impedire che Sollicciano possa essere rilanciato e diventare un istituto dignitoso oppure è soltanto l’iniziativa di un detenuto livoroso al quale sono stati negati i benefici richiesti”.

Tuoni evidenzia la “carenza importante di personale di polizia penitenziaria” e le “carenze manutentive che, però - spiega - non dipendono dalla direzione del carcere, perché c’è un contratto con una ditta che è gestito a livello di Provveditorato rispetto al quale è stata richiesta l’applicazione di penali”. Quanto alle condizioni igieniche, la direttrice ha sottolineato che recentemente “ci sono stati due sopralluoghi Asl. Gli operatori, pur rilevando problematiche, hanno attestato un netto miglioramento del settore femminile e una situazione migliorata nel reparto maschile”. Per quanto riguarda il tema delle cimici “abbiamo pubblicato un bando di gara per 39 mila euro per la risoluzione”.