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di Cinzia Semeraro

Corriere del Mezzogiorno, 20 ottobre 2022

Osama Paolo Harfachi, foggiano di origini marocchine, era stato arrestato il 13 ottobre per una rapina. Il padre e madre del giovane: “Un detenuto ci ha detto che era tutto spezzato”.

Chiedono chiarezza sulla morte del figlio 30enne, trovato morto il 18 ottobre scorso nel letto della sua cella della casa circondariale di Foggia e per questo hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Arika Mouhib e Iakbir Harfachi sono rispettivamente la madre e il padre di Osama Paolo Harfachi, foggiano di origini marocchine, arrestato il 13 ottobre per una rapina.

A quanto si apprende, da una prima ispezione sul cadavere il 30enne sarebbe morto per arresto cardiaco, ma i genitori sottolineano che il figlio “non aveva alcun problema di salute”. Inoltre i familiari affermano di “aver ricevuto, il giorno successivo all’arresto di Osama Paolo, alcuni messaggi da un altro detenuto”. Quest’ultimo ha inviato i messaggi una volta uscito dal carcere dicendo che, poco prima di essere liberato, avrebbe incontrato il 30enne. E avrebbe riferito ai genitori di Osama di averlo visto “tutto spezzato” (molto sofferente). I genitori, sulla base di quanto riferito dal detenuto negli sms, temono che il figlio “possa essere stato picchiato”.