imagazine.it, 25 gennaio 2023
Ha già dato vita alla mostra ospitata fino al 2 febbraio nell’atrio del Palazzo Municipale la collaborazione del Comune di Monfalcone con la Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia, che ora si arricchisce di una nuova occasione di riflessione e confronto, con l’incontro pubblico dal titolo Dal dentro al fuori: l’esecuzione penale oltre le mura.
Giovedì 26 gennaio alle 18.30, presso la sala dell’U.T.E. del Monfalconese al Palazzetto Veneto (in via Sant’Ambrogio 12) sarà ospite Fausta Favotti, Funzionario di Servizio Sociale dell’Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna (Udepe) di Trieste e Gorizia del Ministero della Giustizia, relatrice del confronto sul tema delle misure alternative alla detenzione e di messa alla prova: tema dell’incontro sarà anche il coinvolgimento del territorio nell’attuazione di tali strumenti legislativi e di una società “libera” che diventa parte fondamentale e attiva nel percorso di esecuzione della pena commisurata al reato commesso.
Anche questa iniziativa è promossa dalla Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia FVG, in collaborazione con l’associazione Icaro Volontariato Giustizia o.d.v. e il Comune di Monfalcone e si inserisce nel progetto regionale “Sono Stato (anche) io. Percorsi di cittadinanza e consapevolezza fuori e dentro dal carcere”.
L’incontro è a partecipazione libera e sarà preceduto - alle 18 - da una visita guidata alla mostra (p)Arte da dentro allestita nel Palazzo Comunale di Monfalcone con le opere realizzate nell’ambito dei laboratori permanenti di pittura e bricolage nati dalla proposta di un gruppo di detenuti in regime di Alta Sicurezza nella Casa Circondariale di Tolmezzo. Attraverso queste opere i detenuti hanno voluto esprimere il proprio stato d’animo e l’esigenza di non sentirsi invisibili, cercando un incontro con chi è al di fuori del carcere: l’arte è diventata lo strumento attraverso cui costruire un ponte virtuoso tra il dentro e il fuori, tra persone ristrette e persone libere.
A disposizione di tutti i visitatori della mostra c’è il libro firme su cui potrà essere lasciato un pensiero o una riflessione che esprima le sensazioni che i quadri hanno suscitato e che diventerà il vero ponte, unico contatto possibile tra il “dentro” e il “fuori”.