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di Giovanni Del Giaccio

Il Messaggero, 31 agosto 2023

Un detenuto di 35 anni si è tolto la vita nel carcere di Frosinone. Sull’episodio sono in corso accertamenti interni ed è stata avviata un’indagine da parte della Procura. Secondo una prima ricostruzione il detenuto si è impiccato nella sua cella, è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Frosinone ma quando è giunto in ospedale per lui non c’era già più nulla da fare.

L’uomo, originario di Ceccano, stando a quanto si apprende, si è tolto la vita impiccandosi in cella. Il tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria ha permesso di trovarlo quando non era ancora troppo tardi. Gli agenti hanno attivato la macchina dei soccorsi. Nel carcere del capoluogo si sono portati i sanitari del 118 che hanno trasferito il giovane in condizioni disperate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Spaziani. Purtroppo gli innumerevoli tentativi di strappare il 35enne alla morte sono stati inutili. I parametri vitali, poco dopo l’arrivo in ospedale, non davano già più alcun cenno; i medici si sono dovuti arrendere e non hanno potuto far altro che certificare il decesso del giovane operaio.

Il caso riaccende inevitabilmente i riflettori sulle condizioni dei detenuti nei penitenziari italiani. Spesso lo status di alcuni soggetti non è compatibile con il regime carcerario. Forse proprio come in questo caso: il 35enne era in carcere da qualche mese e, stando a quanto appreso, aveva già manifestato atteggiamenti che avrebbero potuto essere un campanello d’allarme.