di Michele Varì
telenord.it, 5 aprile 2020
È un settantenne. Lo rivela il sindacato Sappe, "noi agenti senza protezioni adeguate". Un anziano detenuto del carcere genovese di Marassi è risultato positivo al coronavirus. L'uomo, un italiano di settant'anni, è ricoverato da febbraio nell'ospedale San Martino per altre patologie forse legate al Covid-19. Per questo nessuno degli agenti e dei reclusi di Marassi è stato posto sotto quarantena. Lo svela il sindacato degli agenti penitenziari Sappe che denuncia la scarsa dotazione di sistemi di protezione dei poliziotti che operano nelle carceri.
"Le donne e gli uomini appartenenti al corpo di polizia Penitenziaria devono essere sottoposti, tutti e con urgenza al tampone per l'accertamento dell'eventuale contagio al Coronavirus. Anche alla luce dei tanti contagiati e di già di due decessi nella Polizia penitenziaria avvenuti, per preservare i ristrettì da eventuali contagi incontrollabili in carcere".
A denunciarlo è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che aggiunge: "Denuncio che non siamo dotati di un adeguato numero di idonee mascherine e guanti per fronteggiare l'epidemia in un contesto, come quello penitenziario, ad altissimo rischio. Al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede chiedo di non ritardare ulteriormente un accertamento fondamentale per la sicurezza sociale".