di Erica Manna
La Repubblica, 18 novembre 2023
Lo spettacolo al Teatro dell’Arca a Marassi. In via Fontevivo, a Spezia, ci sono due edifici. Uno di fronte all’altro, vicinissimi, quasi si toccano. Eppure sono due universi lontanissimi: uno è un carcere. Uno, una scuola. I due edifici si guardano da anni e le persone che li vivono e che li abitano non sanno chi ci sia dall’altra parte o, forse, possono solo immaginare chi sono i loro dirimpettai. Fino a quando studenti e detenuti si sono incontrati davvero. Nasce così l’idea dello spettacolo “Dirimpetto - Sinfonia di un tratto di strada”: per far interagire questi due gruppi di persone in un luogo libero, ovvero il teatro. L’incontro tra un gruppo di detenuti e un gruppo di studenti delle scuole superiori, partecipanti al laboratorio “No Recess!”, ha visto circa 60 persone, distanti per età e percorsi di vita, mescolarsi alla pari nell’azione scenica. Con il supporto della direzione del carcere, i due gruppi di attrici e attori nei mesi scorsi hanno svolto diverse prove all’interno dell’istituto penitenziario.
Il risultato è uno spettacolo che andrà in scena stasera alle 20.30 al Teatro dell’Arca, a Marassi: “Dirimpetto - Sinfonia di un tratto di strada” ideato e diretto da Enrico Casale, di Scarti - Centro di Produzione teatro d’innovazione, che porta avanti la direzione artistica del progetto all’interno della Casa circondariale di Spezia. Il progetto si inserisce nell’ambito di “Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, un progetto che porta avanti nelle carceri italiane percorsi di formazione professionale innovativi e duraturi nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci.
Dal 2018 il progetto, promosso da Acri e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia, ha coinvolto in tutta Italia oltre mille detenuti, che hanno partecipato a più di 300 ore di formazione ciascuno. La Compagnia degli Scarti e Teatro Necessario, uniche realtà liguri di “Per Aspera ad Astra”, operano nelle carceri di Spezia e Genova: realtà vicine, anch’esse idealmente dirimpettaie. Unite per abbattere i muri.