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genova24.it, 14 agosto 2023

Uno di loro avrebbe finito di scontare la sua pena il 14 agosto. Pagani (Uilpa): “Il ministro Nordio eviti passerelle e risolva i problemi”. Due detenuti del carcere di Marassi, malati terminali, sono morti negli scorsi giorni poco prima di uscire dal carcere. Il primo dei due, deceduto la settimana scorsa al centro clinico, avrebbe finito di scontare la propria pena proprio domani, 14 agosto 2023. L’altro ha cessato di vivere ieri pomeriggio all’età di 66 anni all’ospedale San Martino di Genova, tre mesi prima di tornare in libertà.

A darne notizia è il segretario della Uilpa Penitenziari, Paolo Pagani, che torna all’attacco: “Se non fosse per l’estrema tragicità degli aventi che l’hanno preceduta, la presenza del guardasigilli Carlo Nordio ieri al carcere di Torino potrebbe catalogarsi fra le passerelle ferragostane, pur con qualche giorno di anticipo. Sostiene di aver ascoltato tutte le proposte, ma non ha mai incontrato i rappresentanti di coloro che operano in carcere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno e che tanto potrebbero offrire in termini di proposte e progettualità, e cioè i sindacati della polizia penitenziaria. Soprattutto, il ministro non offre alcuna soluzione concreta, ma solo vaghe promesse e la solita minestra riscaldata della riconversione, a scopo detentivo, delle caserme dismesse”.

“Dopo dieci mesi dall’insediamento del governo Meloni e, con esso, del ministro della Giustizia, la verità è che la situazione carceraria continua a degenerare giorno dopo giorno ed è a un passo dalla capitolazione definitiva - è l’allarme lanciato dalla Uilpa -. Il ministro, quando pensa al riutilizzo delle caserme in disuso, dovrebbe specificare con quale personale, atteso che alla sola polizia penitenziaria mancano 18mila unità e di assunzioni straordinarie utili a invertire la rotta del decremento non se ne vedono. Allora il ministro agisca affinché le vecchie caserme vengano riadattate, più verosimilmente, per creare scuole in cui formare la polizia penitenziaria, s’impegni affinché venga varato un decreto carceri per immediate assunzioni straordinarie e risolva la grande questione, con tratti kafkiani, dei detenuti malati, malati di mente e lasciati marcire e, non di rado, come abbiamo visto a Torino (suicidi) e Genova (malati terminali), morire in carcere”.

Domani i sindacalisti della Uilpa visiteranno il carcere di Marassi: “Noi non andiamo in ferie - prosegue Pagani - e se il ministro Nordio ha finalmente voglia di affrontare le questioni penitenziarie a 360 gradi, ci convochi, anche a Ferragosto, e fermi la strage che si consuma nelle nostre prigioni e il disastro complessivo i cui effetti si riversano pesantemente pure sugli operatori, in primis quelli del corpo di polizia penitenziaria, sottoposti a turnazioni massacranti con la compressione, persino, dei diritti costituzionali e oggetto di aggressioni da parte dei ristretti al ritmo di quattro al giorno, conteggiando solo quelle più gravi. Le visite del giorno dopo, in questi casi, non riparano alle distrazioni del giorno prima”.