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di Erica Manna

La Repubblica, 16 dicembre 2023

Sono 90 quelli già formati nel laboratorio allestito da Nuovi Cicli a Genova nel carcere di Marassi. Riescono a smontare e a rimontare completamente una bici, i detenuti che hanno già finito il corso: “Con una velocità e una competenza tecnica impressionanti”, racconta Luca Bianchi, fondatore della onlus Nuovi Cicli - ma l’aspetto più complesso per loro è riuscire a reinserirsi in un contesto di lavoro, relazionarsi con i clienti”. È qui, nello spazio che aprirà al pubblico oggi in via Santi Giacomo e Filippo 29 r, che inizierà la palestra vera: “Nuovi cicli ciclofficina sostenibile”. Ovvero, uno spazio che vuole diventare punto di riferimento per appassionati ed e-biker, e dove i clienti potranno riparare la propria bicicletta. Per i detenuti, è una seconda occasione: l’inizio di una nuova vita in autonomia.

Sono una novantina, i detenuti già formati nel laboratorio allestito da Nuovi Cicli all’interno della casa circondariale di Marassi. Diciotto, i corsi della durata di tre mesi - partiti nel 2017 - già realizzati in partnership con la società cooperativa Il Biscione e il patrocinio del Comune. “Per i detenuti è stata una boccata d’ossigeno - racconta Lidia Botto, responsabile dell’area penale della cooperativa il Biscione - lavorare li calma molto, ha una forte valenza terapeutica ed educativa. Tanto che l’idea è di proseguire ed estendere questi corsi anche a minorenni autori di reato”.

L’officina, a pochi passi da piazza Corvetto, è gestita da un manager professionista, Massimo Montagna, che è anche un ciclista appassionato. I ciclo-meccanici provenienti dal carcere - alcuni in uscita, altri in regime di semilibertà, altri assegnati al lavoro esterno secondo l’articolo 21 della legge sull’ordinamento penitenziario - saranno assunti per un massimo di un anno, e completeranno sul campo la formazione già ricevuta in carcere. Alla base del progetto, infatti, c’è la sfida di reintrodurli nel mercato del lavoro e di creare una rete sempre più fitta, in modo che possano poi trovare un impiego stabile nel mondo delle ciclo-officine.

“Da anni portiamo avanti da anni la formazione tecnica di base sulla meccanica della bicicletta all’interno del carcere - sottolinea Mauro Candela, presidente della cooperativa sociale Il Biscione - insieme a Nuovi Cicli, con il fondamentale supporto della direzione del carcere, dell’area trattamentale e della polizia penitenziaria. L’apertura della ciclofficina rappresenta il naturale prosieguo del progetto, per dare la possibilità a chi ha partecipato di misurarsi attivamente con il mondo del lavoro in un’ottica di emancipazione, autonomia e libertà”. Il progetto - spiegano - evoca anche una metafora: “Come per la bici, anche vita c’è un’alternanza di salite e discese, di fatica e di soluzioni, da affrontare con resilienza e costanza”.

“Questo è solo un punto di partenza - spiega Luca Bianchi di Nuovi Cicli - una sfida sociale, collettiva e di sostenibilità anche economica: perché l’obiettivo è il pareggio di bilancio dell’attività”. Nuovi Cicli ha anche una forte vocazione ambientale: “Ci appoggiamo a fornitori eco-friendly - continua Bianchi - utilizziamo una vasca lava-pezzi a ciclo chiuso, in modo che non ci sia nessun sversamento nell’ambiente”. In questo spazio, oltre alla manutenzione e alla riparazione delle bici, sono allo studio altri servizi: consulenza per l’acquisto online delle biciclette in modo da evitare errori, progetti di bike fitting (ovvero, una valutazione esperta per evitare dolori alla schiena e alle ginocchia), servizi di manutenzione preventiva con lavaggi ecologici delle componenti del mezzo.