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Agi, 3 gennaio 2015

 

Uli Hoeness in regime di semilibertà. L'ex presidente del Bayern Monaco, condannato a tre anni e mezzo di carcere per evasione fiscale, continuerà a dormire in prigione, ma nel corso della giornata potrà uscire e riprendere a lavorare secondo quanto riferisce il sito del quotidiano tedesco "Bild" che riporta anche la conferma del ministero della Giustizia.

Hoeness, che grazie a un permesso ha trascorso Natale e Capodanno in famiglia, è stato condannato nel marzo del 2014 a tre anni e mezzo con l'accusa di aver occultato circa 28,5 milioni di euro trasferiti su un conto in Svizzera e frutto di speculazioni in Borsa. L'ex presidente del Bayern ha cominciato a scontare la pena il 2 giugno scorso nella prigione di Landsberg.

Il club campione di Germania non ha mai voltato le spalle a Hoeness, il quale mesi fa ha ricevuto la visita in carcere di Guardiola e Ribery. Lo scorso novembre l'attuale presidente dei bavaresi, Karl Hopfner, aveva annunciato il ritorno di Hoeness nel settore giovanile del club. Proprio questo incarico ha permesso all'ex presidente di godere di un regime di semilibertà. La legge tedesca, infatti, prevede questa possibilità per i detenuti che possono svolgere un lavoro e per i quali non esiste il rischio di tornare a delinquere. Hoeness ha giocato nel Bayern dal 1970 al 1978, per poi diventarne il direttore generale e, dal 2009 al marzo 2014, il presidente.