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di Agnese Ananasso

La Repubblica, 16 maggio 2022

La replica: “Scandalosa è la discriminazione”. In occasione del 17 maggio il ministro dell’Istruzione Bianchi invita gli istituti a organizzare iniziative per la sensibilizzazione dei diritti Lgbt. Ma la Lega e Fratelli d’Italia protestano. M5s: “Si strumentalizza un provvedimento in linea con i principi costituzionali”.

Il 17 maggio si celebra Giornata internazionale contro l’omofobia la bifobia e la transfobia e il ministero dell’Istruzione ha inviato a tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado una circolare per “creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Un provvedimento che ha fatto andare su tutte le furie Fratelli d’Italia, che ha colto al balzo l’occasione per sollevare un polverone e ribadire la propria contrarietà a qualsiasi iniziativa che, secondo il partito della Meloni, promuove “l’ideologia gender”.

“Sconcertante la circolare del ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi con la quale si invitano le scuole di ogni ordine e grado a celebrare il prossimo 17 maggio la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia’. Un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan”. Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabili del dipartimento Istruzione e della Scuola di FdI, e la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili. “Fratelli d’Italia presenterà immediatamente interrogazioni alla Camera e al Senato chiedendo al ministro Bianchi di ritirare questa circolare con la quale si vorrebbero spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender. Inoltre invitiamo le famiglie a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa proposta dagli istituti scolastici preveda il consenso preventivo informato dei genitori”, aggiungono le parlamentari.

A cavalcare la protesta politica non mancano gli esponenti della Lega. “Un conto è combattere e condannare giustamente ogni tipo di discriminazione; un altro è fare propaganda di genere attraverso attivisti Lgbt ideologizzati cari a Pd e M5s”, scrive su Facebook il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, esponente della Lega (...). Se Pd e M5s vogliono imporre il ddl Zan, devono farlo votare in Parlamento e non sponsorizzarlo negli uffici del ministero. Esiste il consenso informato e bisogna avere rispetto dei genitori e del patto educativo di corresponsabilità, così come bisogna avere rispetto dell’art. 29 della Costituzione”.

Ma c’è chi risponde, sempre a colpi di post, alla Destra. “L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare invece la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, chi vorrebbe deturpare la loro naturale propensione all’apertura verso il mondo e alla sua meravigliosa varietà con un concetto gerarchico di essere umano, dove alcuni sono meno umani degli altri, e quindi non possono godere degli stessi diritti”. Scrive su Facebook la senatrice Alessandra Maiorino, coordinatrice del comitato per le politiche di genere e per i diritti civili del M5s. “E’ osceno che protestino verso questa iniziativa del ministero, che si fonda, come ricorda la stessa circolare, sull’articolo 3 della nostra Costituzione”.

Dello stesso tenore il messaggio della sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice M5S: “È triste assistere alle strumentazioni della Lega e dei giornali di destra, che in queste ore gridano allo scandalo per una circolare del ministero dell’Istruzione che invita le scuole a creare occasioni di approfondimento in ogni scuola di ogni ordine e grado. Sono centinaia nel nostro Paese le aggressioni e le violenze a sfondo omofobo, molte delle quali avvengono purtroppo in ambiente scolastico. Anche per questo la scuola ha il dovere di lottare contro l’isolamento e contribuire a un dibattito lucido e consapevole tra gli studenti. La posta in gioco è seria, le conseguenze dell’omofobia e della transfobia sono note: emarginazione, insuccesso o abbandono scolastico, fino a comportamenti autolesionisti o addirittura suicidi. Da parte mia piena sintonia con la circolare del ministero dell’Istruzione e pieno appoggio a tutte le scuole che metteranno in campo iniziative e attività a sostegno della lotta contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia”.