sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Enrico Franceschini

La Repubblica, 28 agosto 2023

La denuncia della Ong Human for Rights Network riportata dall’Observer: sommari gli esami per determinare l’età al momento degli sbarchi. Bambini e adolescenti vulnerabili, entrati da soli illegalmente nel Regno Unito con barconi di migranti, vengono rinchiusi in carceri per adulti tra i cui detenuti ci sono individui condannati per abusi sessuali. Lo afferma un’indagine compiuta da Human for Rights Network, un’associazione umanitaria britannica, pubblicata oggi dall’Observer.

La maggior parte dei casi riguarda ragazzi sudanesi o del Sud Sudan, generalmente partiti dalla Libia e arrivati in Gran Bretagna non accompagnati da un genitore. Molti di loro sembrano vittime di traffico di esseri umani o di sfruttamento sessuale. Ciononostante, le autorità britanniche, dopo averli esaminati all’arrivo, li inviano sempre più spesso in prigioni per adulti. Una di queste è il penitenziario maschile di Elmley, nel Kent, dove i detenuti stranieri sono tenuti insieme ad alcuni prigionieri condannati per reati sessuali, esponendo così i ragazzi al rischio di nuove violenze. Sebbene la prigione di Elmley non sia più ufficialmente designata per ospitare autori di violenze sessuali, 70 detenuti di questo genere sono tuttora dietro le sbarre in quel carcere.

L’associazione per i diritti umani autrice della denuncia chiede al ministero degli Interni di aprire immediatamente un’inchiesta e di rilasciare urgentemente qualunque migrante minorenne che si trovi anche solo temporaneamente dentro a un carcere per adulti. “È sbagliato criminalizzare questi bambini e pericoloso chiuderli in prigioni per adulti”, commenta Anita Hurrel, direttrice di Coram, un’associazione di beneficenza per minorenni, riporta il giornale domenicale britannico.

Allo sbarco nel Regno Unito, assistenti sociali in coordinamento con la polizia sottopongono i migranti a uno sbrigativo esame per determinarne l’età, affermano le organizzazioni umanitarie. Frequentemente migranti minorenni vengono classificati come adulti e per questo inviati a carceri per detenuti dai 18 anni in su. Il governo replica che l’esame per accertare l’età di persone senza documenti viene effettuato in modo coscienzioso. Le ong umanitarie sostengono invece che c’è da parte governativa un chiaro intento a classificare gli adolescenti come adulti.Lo scopo sarebbe sempre quello di reprimere l’immigrazione illegale, aumentata progressivamente negli ultimi anni, in particolare con gli sbarchi attraverso la Manica. L’imprigionamento dei minori, accusano i difensori dei diritti umani, è un aspetto di un sistema di richieste di asilo che non funziona, arrivato nel 2023 a quota 175 mila, il 44 per cento in più rispetto allo scorso anno.