di Dario Del Porto
La Repubblica, 4 settembre 2024
“Andrebbe rivista l’esecuzione penale, ma non è un argomento tanto di moda, sento parlare di indulti e amnistie. Uno dei motivi delle rivolte nelle carceri è proprio questo annunciare cose che non si realizzeranno”, accusa il procuratore Nicola Gratteri durante la conferenza stampa sugli arresti nei confronti di 40 indagati in un’operazione anticamorra nel Casertano. “Non penso che questo governo possa pensare a un indulto sul piano del consenso popolare ed elettorale, piuttosto andrebbero accelerate le realizzazioni di comunità di recupero per i detenuti tossicodipendenti e realizzando nuove Rems nei beni confiscati.
Questo in attesa che ci si decida a costruire nuove carceri. Ci vogliono sette anni? Ma se non si comincia mai...”, dice Gratteri che poi rileva: “Mediamente nelle carceri di sono 100 telefonini, con detenuti che hanno la spudoratezza di inviare video di feste. Cinque-sei anni fa avevo proposto di mettere i jammer nelle carceri di alta sicurezza, mi hanno risposto che sono pericolosi e che la polizia penitenziaria deve poter comunicare con i cellulari”.