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Il Domani, 26 dicembre 2023

“Come si può parlare di pace se aumentano la produzione, la vendita e il commercio delle armi?”, ha detto papa Bergoglio davanti a 70mila persone riunite in piazza San Pietro. “Lo sguardo e il cuore dei cristiani di tutto il mondo sono rivolti a Betlemme; lì, dove in questi giorni regnano dolore e silenzio, è risuonato l’annuncio atteso da secoli: “È nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”. Con queste parole papa Francesco ha aperto il suo messaggio natalizio in piazza San Pietro in occasione della benedizione Urbi et Orbi.

Di fronte a circa 70 mila fedeli il pontefice ha richiamato l’attenzione sulle morti dei bambini a Gaza e non solo: “Quante stragi di innocenti nel mondo: nel grembo materno, nelle rotte dei disperati in cerca di speranza, nelle vite di tanti bambini la cui infanzia è devastata dalla guerra. Sono i piccoli Gesù di oggi, questi bambini la cui infanzia è devastata dalla guerra, dalle guerre”.

“Dire “sì” al Principe della pace significa dire “no” alla guerra, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse”, ha detto Francesco. “Ma per dire “no” alla guerra bisogna dire “no” alle armi. Perché, se l’uomo, il cui cuore è instabile e ferito, si trova strumenti di morte tra le mani, prima o poi li userà. E come si può parlare di pace se aumentano la produzione, la vendita e il commercio delle armi?”. Francesco ha sottolineato anche la spesa pubblica destinata all’industria bellica: “La gente, che non vuole armi ma pane, che fatica ad andare avanti e chiede pace, ignora quanti soldi pubblici sono destinati agli armamenti. Eppure dovrebbe saperlo! Se ne parli, se ne scriva, perché si sappiano gli interessi e i guadagni che muovono i fili delle guerre”.

Gaza e Israele - “Porto nel cuore il dolore per le vittime dell’esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio - ha aggiunto -. Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti”, ha detto il pontefice. Francesco ha anche “implorato” per la fine della guerra in Ucraina, in Yemen, in Siria e in tutti gli altri luoghi scossi dai conflitti.