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Corriere della Sera, 30 marzo 2024

“Destinazione Altrove” è il nome della nuova sezione del riconoscimento letterario: è la prima categoria permanente in Italia riservata alle recluse e ai reclusi dei penitenziari. Il Premio letterario Città di Castello ha una nuova sezione speciale. Si chiama “Destinazione Altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, sarà permanente ed esclusivamente riservata alle recluse e ai reclusi nei penitenziari italiani: la prima categoria del genere in Italia. Il varo della nuova sezione arriverà con la 18ª edizione del Premio destinato ad opere inedite, che sta prendendo forma in questi giorni (il bando generale per le sezioni Narrativa, Poesia e Saggistica è aperto fino al 30 giugno).

La nascita della sezione è stata avviata con la firma a Roma, nella sede del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, del protocollo d’intesa fra lo stesso dipartimento, la Società Dante Alighieri e l’associazione culturale “Tracciati Virtuali” che organizza il premio. Il progetto ha come obiettivo “sollecitare, tramite la scrittura, le persone in esecuzione pena a dar voce ai propri sentimenti, alle proprie riflessioni sul “prima, durante, dopo” il periodo di reclusione” e di coinvolgere la società civile con eventi di sensibilizzazione sul mondo carcerario.

Per Giovanni Russo, capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria: “Si tratta di un ulteriore e significativo passo in avanti per i che ci poniamo l’obiettivo di modificare l’esecuzione della pena negli istituti penitenziari del nostro Paese”. Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, ha dichiarato che “si tratta di un progetto di grande importanza, un’esplorazione nell’abisso di sentimenti di persone costrette, loro malgrado, a vivere una condizione diversa. In tal senso il linguaggio subisce variazioni e mutamenti che vale la pena di registrare”.

E Antonio Vella, promotore della manifestazione letteraria ha aggiunto: “Se il periodo di detenzione nelle carceri, secondo l’ordinamento legislativo, deve essere soprattutto propedeutico al reinserimento dei detenuti nella società, il progetto va proprio in questa direzione”. Anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, ha sottolineato l’importanza ed il prestigio del protocollo d’intesa sottoscritto a Roma: “Le istituzioni, il Comune in testa, proseguiranno con rinnovato entusiasmo e determinazione a sostenere un progetto culturale e sociale che si è ritagliato un ruolo di primissimo piano nel panorama nazionale”.