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di Fulvio Fiano

Corriere della Sera, 13 luglio 2023

In commissione antimafia il procuratore capo lancia l’allarme sull’enorme giro di affari della droga e del riciclaggio. “Emergono nuove mafie e la procura è senza 22 pm”. L’emergere di ulteriori e sempre diverse associazioni criminali e il traffico di droga sempre più difficile da contrastare fanno scopa a Roma con le difficoltà di organico della Procura, dove ad oggi mancano 22 dei 90 magistrati previsti. Sono alcuni dei temi principali toccati dal procuratore capo Francesco Lo Voi nella sua audizione di ieri in commissione Antimafia.

Nel territorio romano e laziale “la situazione del traffico di stupefacenti, nonostante l’impegno, gli arresti e le indagini, se non è fuori controllo poco ci manca ed è veramente preoccupante, per la semplice ragione che l’offerta enorme risponde a un’altrettanta enorme domanda”, spiega Lo Voi, che a Roma si è insediato due anni fa. Una audizione molto attesa, la sua, proprio per le peculiarità della criminalità capitolina e degli enormi interessi in ballo.

L’ascesa delle nuove mafie - “A Palermo i nigeriani operavano ma con il consenso di Cosa Nostra”, ha sottolineato il procuratore capo per fare un raffronto con il suo precedente incarico. “Qui a Roma se c’è una componente nigeriana, per fare un esempio di mafia non di origine nazionale, si muove volendo affermare la propria presenza, a parità di posizione rispetto alle altre o in associazione con alcune, se è il caso sopraffacendole, ma con uso del metodo mafioso”. I numeri “prodotti” dall’antimafia capitolina descrivono bene questo fenomeno: un totale di quasi 2.000 indagati noti nel periodo 1 luglio 2022 - 30 giugno 2023, con una attuale pendenza di 8.036 indagati nell’ambito di 461 procedimenti penali. In questo quadro, Lo Voi indica quale sarà il prossimo gruppo con cui fare i conti da punto di vista investigativo: “A Roma la mafia sudamericana non ha ancora caratteristiche di presenza paragonabili alle altre ma comincia ad essere presente in modo significativo e per qualche aspetto preoccupante”. Non l’unica banda emergente: “Ci sono anche gruppi paramafiosi come i georgiani ed altri, e questo perché Roma ha un territorio molto vasto ed offre una disponibilità di denaro che fa gola”.

Manca il 25% dei magistrati - Assieme all’enorme traffico di droga Lo Voi cita non a caso anche un’altra emergenza che con lo spaccio va di pari passo come corollario “necessario”: “Il riciclaggio di denaro nel territorio laziale e in particolare romano sta trovando uno sviluppo multiforme ed estremamente pericoloso, perché non è solo lavaggio ma anche reinvestimento”, dice il capo dei pm romani. “Questo reato non è una fattispecie che crea allarme sociale ma si traduce nella penetrazione della criminalità nei mercati e nella loro alterazione. Dal più semplice, la ristorazione, e poi a salire e scendere da questo”.

A fronte di tutto ciò, Lo Voi non può che sollevare uno dei grandi problemi del suo ufficio, la mancanza di personale: “L’organico della Procura di Roma vive una situazione deficitaria. Anziché avere i 90 sostituti previsti dalla pianta organica, ne mancano di fatto ben 22, è il 25% e significa che tre quarti dei colleghi si fanno carico del lavoro del restante quarto. Ho dovuto coinvolgere in alcune attività anche i componenti della direzione distrettuale antimafia, altrimenti non riuscivamo a coprire le udienze”.