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di Azzurra Giorgi

La Repubblica, 26 settembre 2022

“Entro in Senato. Stefano sarà con me”. Ilaria Cucchi è senatrice. È stata eletta nel collegio di Firenze, una delle pochissime roccaforti che ancora il centrosinistra può definire tali. Ha vinto col 40,09% dei voti, il 29,7% dei quali arrivati dagli elettori del Pd, il 6,51% dal suo partito, Sinistra Italiana e il 3,4% da +Europa. Così ha battuto Federica Picchi, la candidata pro-vita di FdI, ferma al 30%. Terza quella che per Cucchi poteva essere una spina nel fianco, Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione, candidata dal terzo polo in quota Italia Viva, che qui ha superato il 12% senza rosicchiare troppo i voti del centrosinistra. Quarti i Cinquestelle, al 10,6%. Numeri ancora più accentuati a Firenze città, dove Cucchi ha quasi raggiunto la percentuale che nel 2018 fu di Matteo Renzi: 41,74% contro il 43,9% di allora. Di questi, il 29,9% viene dagli elettori del Pd, 7,7% da quelli di SI, il 2,4% da +Europa. In città Picchi non arriva al 27% mentre Saccardi supera il 15%.

“Stefano sarà con me” - Ilaria Cucchi celebra la vittoria con un post su Facebook nel quale ricorda la storia del fratello e la sua. “Era il 3/11/2009. Mi trovavo in Senato per ascoltare il ministro Alfano che era stato chiamato a riferire su come e perché fosse morto Stefano Cucchi quando era in stato di arresto, nelle mani dello Stato. Momenti terribili. Ora tornerò lì da senatrice. Sono consapevole della gravità del momento storico che sta vivendo il mio Paese, ma non dovrò avere timore. Stefano sarà con me. So che è fiero di me e che mi sta dicendo che dovrò mantenere le promesse fatte a coloro che hanno avuto fiducia in me. Dovrò continuare ad essere la voce degli ultimi. Siamo umanità in marcia”.

Su di lei la scelta di Fratoianni - Prima amministratrice di condomini, poi attivista per i diritti civili e umani, infine Ilaria Cucchi è diventata geometra, come il padre e il fratello Stefano. Aveva passato l’esame a giugno, nei giorni del suo 48° compleanno, un mese prima della caduta del governo. Poi, a metà agosto, ecco che il suo nome aveva cominciato a circolare come papabile candidata di Sinistra Italiana fino alla conferma da parte del leader di Nicola Fratoianni. Per lei era stato scelto il collegio del Senato di Firenze, un posto sicuro, blindato, per il centrosinistra. Rimasto quasi unico puntino rosso in una Toscana in cui la destra è riuscita nel sorpasso.

L’imbarazzo nel Pd per l’uscita sull’aeroporto - Ma la sua campagna non è stata priva di scossoni: per le accuse di non essere del territorio, certo, ma soprattutto per alcuni imbarazzi creati nel Pd. Per aveva ammesso di essere stata di centrodestra (poi abbandonata perché “la storia di Stefano e dei suoi diritti calpestati mi ha dato una lezione”) e per la pista dell’aeroporto di Peretola, su cui Sinistra Italiana è contraria, il Pd favorevole così come Italia Viva.

Più volte, a domanda precisa, aveva risposto “ne parlerò coi cittadini”, poi, a metà settembre, disse che “la nostra idea sull’aeroporto di Firenze è che non si tocca, che non può essere ampliato e andremo avanti su questa linea”. E via polemiche, mugugni, soprattutto nel Pd, col sindaco Dario Nardella che l’aveva subito chiamata, il presidente Eugenio Giani che si era detto “molto sorpreso. Mi sarei aspettato almeno un contatto preventivo”, e altri pezzi di dem fiorentini che erano corsi a dire che per loro la pista si sarebbe fatta. Poi la retromarcia: “Sul tema dell’aeroporto la linea di Sinistra Italiana è chiara ma io sono Ilaria Cucchi, ho una parola sola e ho accettato di candidarmi perché mi è stata garantita autonomia e libertà di pensiero. Se sarò eletta dovrò tenere conto della volontà degli elettori”.

Ora Cucchi è stata eletta, e a ottobre dovrebbe cominciare il dibattito pubblico: il primo passo per la realizzazione della nuova pista, i cui lavori sono previsti dal 2024. Si vedrà allora cosa succederà.