Giornale di Puglia, 16 febbraio 2015
"Dopo tre anni esatti, a parte la risoluzione approvata appena un mese fa dal Parlamento europeo riunito in assemblea plenaria a Strasburgo, nulla è cambiato per i nostri marò. Massimiliano Latorre è in Italia solo perché colpito da un ictus, ma dovrà far ritorno a breve in India dove è rimasto il suo compagno Salvatore Girone.
Avevamo sperato che finalmente qualcosa si muovesse davvero per i nostri due fucilieri di Marina, trattenuti nel Kerala senza che neanche sia stato mai formulato un capo di imputazione e in evidente violazione di leggi internazionali e dei diritti dell'uomo. Invece, l'Europa resta ancora a guardare, mentre il governo italiano si dimostra ancora incapace di agire con maggiore autorevolezza e sostanziali iniziative rispetto al passato. E neanche Federica Mogherini, prima in veste di ministro degli Esteri italiano, adesso addirittura nel ruolo di Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sembra incidere diversamente. Anzi, continua, come il premier Renzi, ad arrampicarsi sugli specchi con le parole, le promesse, le autogiustificazioni e improbabili giochi di squadra. Mentre, in realtà. L'Italia è estromessa da ogni decisione che conta.
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe veramente da ridere. Da tempo sosteniamo che i diritti umani dei nostri due marò siano stati violati, insieme al fatto che la competenza giurisdizionale debba essere attribuita all'Italia o, al massimo, ad un arbitraggio internazionale. Siamo rimasti inascoltati e il risultato è che a tre anni dall'accaduto, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono ancora detenuti e la restrizione della loro libertà stava per trasformarsi anche in tragedia per le note condizioni di salute di Latorre. Incredibile altresì che, dopo l'evidente indisponibilità delle autorità indiane a trovare una soluzione adeguata e ragionevole al caso, non si sia fatto ricorso al Tribunale internazionale del diritto del mare per sbloccare la situazione.
L'Europarlamento aveva sottolineato nella risoluzione che "i diritti e la sicurezza dei cittadini dell' Ue nei paesi terzi dovrebbero essere salvaguardati dalla rappresentanza diplomatica dell'Unione, che dovrebbe operare attivamente per la difesa dei diritti umani fondamentali dei cittadini dell'Ue detenuti in qualsiasi Paese terzo. Parole. Solo parole. Tanta pena per i nostri fucilieri e le loro famiglie. E tanta vergogna per l'Italia". Lo dichiara in una nota il sen. d'Ambrosio Lettieri, capogruppo Fi 12esima Commissione Senato.
Vito (Fi): il 19 riunirò Commissione Difesa spero con il Governo
"Finalmente, dopo mesi di silenzio, oggi si torna parlare di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in occasione dei tre anni dall'inizio della vicenda, tre anni trascorsi senza peraltro che siano stati provati il loro coinvolgimento o la loro colpevolezza. La commissione Difesa della Camera, che ho l'onore di presiedere, si riunirà per discutere del caso, mi auguro alla presenza autorevole dei rappresentanti del governo, Giovedì 19 febbraio, quando saranno trascorsi esattamente 3 anni dall'arresto in India dei due Fucilieri di Marina".
Lo sottolinea in una nota Elio Vito, deputato di Fi e presidente della commissione Difesa della Camera. "Tre anni di ingiusta detenzione e privazione della libertà - spiega - per nostri Militari impegnati a svolgere in acque internazionali funzioni loro assegnate e normativamente disciplinate, sono evidentemente un tempo inaccettabilmente lungo".