sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Antonio Ciccia Messina

Italia Oggi, 11 agosto 2023

Si applica subito l’estensione dello scivolo delle intercettazioni penali: per eco-reati, sequestri di persona estorsivi, reati di terrorismo e di mafia possono essere usate, anche nei procedimenti pendenti, se gli indizi sono sufficienti (non per forza gravi) e se semplicemente necessarie (senza essere doverosamente indispensabili).

Coerentemente con la natura urgente del provvedimento, l’immediata operatività di un più facile ricorso allo strumento investigativo delle intercettazioni è prevista dal decreto-legge in materia (prevalente) di giustizia, approvato dal consiglio dei ministri dell’8 agosto 2023 (decreto legge n. 105 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri).

Sarà possibile per alcuni gravi reati, da subito, anche per i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del d-l in commento, effettuare intercettazioni in presenza di condizioni più leggere rispetto a quelle ordinariamente richieste dal codice di procedura penale: al posto della gravità degli indizi basterà la sufficienza degli stessi e al posto della indispensabilità delle intercettazioni basterà la necessità. Tutto ciò per reati che il Governo ritiene di offensività omogenea rispetto a quelle di criminalità organizzata e, in particolare, alle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (articolo 452-quaterdecies codice penale), sequestro di persona a scopo di estorsione (articolo 630 del codice penale), o commessi con finalità di terrorismo o avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416-bis del codice penale (forza di intimidazione del vincolo associativo e condizione di assoggettamento e di omertà che ne derivano) o al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo (associazioni di tipo mafioso).

Per le intercettazioni è previsto un pesante intervento riorganizzativo: viene progettata la realizzazione di apposite infrastrutture digitali interdistrettuali, da utilizzare a regime nei procedimenti penali iscritti successivamente al 28 febbraio 2025. Nelle stesse confluiranno anche gli archivi digitali attuali. I decreti attuativi delle infrastrutture dovranno essere adottai sentito il garante della privacy. In ogni caso, il ministero della giustizia, non può avere accesso ai dati in chiaro, che restano coperti dal segreto investigativo.