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Corriere della Sera, 13 settembre 2023

L’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza ha difeso il viaggio che come obiettivo ha anche lo svedese Floderus, in carcere da 500 giorni. Parole di soddisfazione dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nei confronti di Luigi Di Maio, inviato speciale della Ue per il Golfo, per la sua visita a Teheran nei giorni in cui il New York Times ha rivelato che Johan Floderus, cittadino svedese che lavora per l’Ue, è detenuto in Iran da oltre 500 giorni. “Lo scorso fine settimana, il nostro inviato speciale per il Golfo, Luigi Di Maio, è andato a Teheran”, ha detto Borrell, “sì, è andato a Teheran: vi sembra negativo che sia andato a Teheran per discutere di questo problema con il regime iraniano e sia riuscito a ottenere una visita consolare a Johan? Io credo che queste siano cose necessarie e continueremo a farle. Continueremo a lavorare per ottenere la sua libertà e appoggiare la società iraniana”. Il faccia a faccia tra Di Maio e Amir-Abdollahian, ministro degli Affari Esteri iraniano, era stato definito dall’ex vicepremier come “molto importante”.

Borrell ha dunque proseguito: “Stiamo lavorando con le autorità svedesi che sono le prime ad avere la responsabilità dell’appoggio consolare ai loro cittadini. E ritengo che non aiuti alla causa discutere pubblicamente i particolari del caso. A volte questo complica la situazione e il lavoro”. “Stiamo lavorando con i Paesi membri per tentare di risolvere tutti i casi dei cittadini europei detenuti illegalmente nel Paese, offrendo il nostro appoggio perché possano tornare in Europa”, sono state le altre parole dell’Alto rappresentante Ue, “nel caso particolare di Johan Floderus è quello che abbiamo fatto. A volte un lavoro discreto vale più di 70 discorsi di un minuto, e lo dico col massimo rispetto. Cerchiamo di ottenere il suo rilascio, lo abbiamo fatto fino dall’inizio e continueremo a farlo con gli strumenti che ci permettano di conseguire effettivamente il risultato. Perché esprimere l’indignazione morale come avete fatto voi va sicuramente bene, ma questo non ha la capacità miracolosa di risolvere il problema”.