sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Paola D’Amico

Corriere della Sera, 23 marzo 2023

Inappellabile la sentenza del Consiglio di Stato. In base al Codice dell’ambiente europeo non si può ampliare lo stabilimento frazionando i nuovi interventi senza una Valutazione di impatto ambientale. I comitati in lotta dal 2015 tornano a chiedere la riconversione dell’area.

Stop all’ampliamento della fabbrica di bombe tedesca che si trova nel sud della Sardegna, fra le località di Matt’e Conti a Domusnovas e San Marco a Iglesias. Lo stabilimento di Rwm Italia (gruppo tedesco Rheinmetall) progetta, produce e vende sistemi d’arma subacquei, mine marine, sistemi di sicurezza e armamento, bombe e testate di guerra. Armamenti destinati alle forze armate nazionali e straniere in base a licenze di esportazione rilasciate di volta in volta dal governo italiano. Da anni è oggetto della protesta di attivisti tra i quali la sezione locale di Italia Nostra che chiedono un piano di riconversione, per allontanare definitivamente le produzioni di morte dalla zona. Nei giorni scorsi è arrivata la decisione del Consiglio di Stato che ha confermato in via definitiva e senza possibilità di appello che l’ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias è del tutto abusivo in quanto l’iter autorizzativo seguito per il rilascio delle autorizzazioni non ha rispettato le leggi e le norme vigenti. Che è poi quanto associazioni, comitati, sindacati e cittadini sostengono da sei anni.

La storia - Nel 2015 grazie alle testimonianze di alcuni attivisti sul campo, all’intervento di alcuni parlamentari in seguito a una inchiesta di Avvenire si scoprì che gli ordigni assemblati in Sardegna finivano a equipaggiare i caccia della coalizione saudita che combatte nello Yemen, con bombardamenti che spesso hanno preso di mira obiettivi civili. Il ricorso al Consiglio di stato era stato depositato da Italia Nostra, Unione Sindacale di Base per la Regione Sardegna e “Assotziu Consumadoris Sardigna onlus”. Inoltre, nel 2021 il Parlamento italiano, dopo una lunga battaglia, ha sospeso l’autorizzazione all’export delle bombe in direzione dei sauditi, che tuttavia si erano approvvigionati con ingenti commesse.

Se vorrà proseguire col suo progetto di ampliamento nel territorio di Iglesias, la fabbrica di bombe Rwm Italia di Domusnovas dovrà chiedere nuove autorizzazioni e ricominciare tutto da capo. Il Consiglio di Stato ha parzialmente riformato una sentenza pronunciata nel 2020 dalla prima sezione del Tar Sardegna e giudicato illegittimi e annullato due atti, come richiesto da un gruppo di associazioni ambientaliste che l’avevano impugnata.

La sentenza - Con la sentenza n. 03014/2022 del 21-02-2023 il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di revocazione presentata dalla RWM Italia avverso la sentenza emessa dallo stesso Consiglio nel 2019 con la quale accoglieva le ragioni di Italia Nostra, Unione Sindacale di Base per la Regione Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna sulla obbligatorietà della Valutazione di Impatto Ambientale dell’intero stabilimento: vecchie e nuove strutture produttive.

La sentenza odierna ribadisce “il divieto di artificioso frazionamento del progetto per evitarne la sottoposizione a Via (Valutazione di impatto ambientale)” e pertanto “il progetto di ampliamento dello stabilimento attraverso la realizzazione dei due nuovi reparti R200 ed R210 che quello relativo alla realizzazione del Campo Prove 140, avrebbero dovuto essere sottoposti a Via obbligatoria, sulla base di tutta una serie di argomentazioni”. In particolare, il riferimento è al codice dell’ambiente, alla normativa europea e al principio di precauzione, anch’esso di derivazione europea.