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di Niccolò Zancan

La Stampa, 8 luglio 2023

Proteste nel Paese, la sorella del giovane: “Il prefetto getta benzina sul fuoco”. Nella Francia delle rivolte sta suscitando polemiche la decisione delle autorità francesi di vietare la marcia annuale in omaggio ad Adama Traoré, il ragazzo nero morto durante un fermo di polizia nel 2016. Il prefetto di Parigi firmerà questa mattina una ordinanza per vietare lo svolgimento della manifestazione in suo ricordo, prevista per le 15 di questo pomeriggio in place de la Republique nella capitale francese. Lo apprende l’emittente Bfmtv. A chiedere il corteo era stata Assa Traoré, sorella del ragazzo ucciso. La manifestazione era inizialmente prevista nel Val-d’Oise, ma anche qui era stata vietata ieri dal tribunale amministrativo. Così il partito La France insoumise aveva riconvocato la manifestazione nel centro di Parigi.

Assa Traoré aveva presentato un ricorso per direttissima al tribunale amministrativo contro il divieto impartito dal prefetto della Val-d’Oise. “Spero che i giudici prendano la giusta decisione: è un raduno commemorativo, prezioso e necessario per tutta la famiglia”, aveva dichiarato la donna intervistata da Franceinfo. In un contesto già reso incandescente dalle rivolte urbane seguite alla morte di Nahel, il diciassettenne ucciso da un poliziotto il 27 giugno a Nanterre, alle porte di Parigi, Assa Traoré ha accusato adesso la prefettura di “gettare benzina sul fuoco” e di “cedere al panico”.

La manifestazione in omaggio ad Adama, divenuto in questi ultimi anni simbolo delle violenze di polizia, era stata indetta per questo pomeriggio nei comuni di Persant e Beaumont-sur-Oise, nel settimo anniversario del suo decesso. Evocando le violenze urbane degli ultimi giorni, il prefetto di zona, Philippe Court, ha giustificato il divieto sottolineando il rischio di “gravi turbative all’ordine pubblico”. Adama Traoré era morto il 19 luglio 2016 nel cortile della caserma di Persan, ad una trentina di chilometri a nord di Parigi, poco dopo il suo arresto da parte dei gendarmi al termine di un inseguimento. La morte del ragazzo - su cui la giustizia deve ancora pronunciarsi - aveva portato a diverse notti di rivolte nei comuni di Persan e Beaumont-sur-Oise.