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di Daria Bignardi

vanityfair.it, 13 settembre 2023

Le bozze del decreto per trattare i delinquenti ragazzini come i criminali adulti sono solo propaganda: in Italia le leggi sui minori che delinquono ci sono già e sono ottime. Se non fosse che poi magari lo fanno davvero, le bozze del decreto per trattare i delinquenti ragazzini come i criminali adulti farebbero sorridere tanto sono smaccatamente pensate e promulgate sull’onda dell’emotività e della solita voglia di propaganda. In Italia le leggi sui minori che delinquono ci sono già e sono ottime, basta applicarle.

Il comportamento del governo, col solito ministro che “parlando da papà” dice che 50enni e 14enni si meritano di “marcire in galera” allo stesso modo, è di un tale infantilismo che - se le cose dovessero davvero andare come strombazzano - dovrebbero cominciare ad aver paura loro per primi. Sono ragionamenti da adulti questi? L’ultimo Paese dove l’età imputabile è stata abbassata dai 14 ai 12 anni è stata la Cina, un paio d’anni fa, per dire a quali esempi di democrazia si ispirano i nostri. I bambini a questo punto dovrebbero organizzarsi: pretendere la patente, il diritto di votare, di sposarsi, di consumare alcolici e di giocare d’azzardo.

Niccolò Ammaniti potrebbe scriverci un bel romanzo. Me li immagino questi bambini, col sigaro in bocca, mentre guidano l’auto coi cuscini sotto al sedere litigando al telefono col commercialista che non gli fa scaricare la Playstation dal 730. La maggioranza dei detenuti che ho incontrato mi ha raccontato la stessa storia: sono finiti in carcere per aver rubato un motorino, o contrabbandato sigarette, o spacciato hascisc, perché da ragazzini erano scemi e giocavano a fare i duri. “Sono entrato scemo e ne sono uscito delinquente vero.

La galera è l’università del crimine” è quel che dicono quasi tutti. “Vietare, proibire, multare è il mantra degli adulti fragili, incapaci di farsi carico dei problemi con autorevolezza”, mi ha raccontato in radio il dottor Matteo Lancini della cooperativa Minotauro, uno che sui temi della crescita lavora da sempre. Un governo di adulti dovrebbe innanzitutto conoscere i suoi strumenti, per non parlare dello stato delle carceri dove vuole chiudere anche i bambini e magari “buttare via la chiave”.