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La Nazione, 14 aprile 2022

I poliziotti hanno dato l’allarme ma per il giovane (che avrebbe finito di scontare la pena nel 2024), soccorso dal servizio sanitario del carcere, non c’è stato nulla da fare.

Un detenuto di 24 anni di origini sudamericane, C.A. le sue iniziali, è morto ieri nel carcere di La Spezia. Il decesso “sarebbe riconducibile all’inalazione del gas” tramite una bomboletta. La notizia è stata diffusa dal segretario regionale della Uil-pa Penitenziari Fabio Pagani. “I poliziotti in servizio hanno dato l’allarme ma per il giovane (che avrebbe finito di scontare la pena nel 2024), soccorso dal servizio sanitario del carcere, non c’è stato nulla da fare”, ha spiegato Pagani.

Per il sindacalista la tragedia riaccende i riflettori sulla situazione dell’istituto penitenziario di La Spezia: oltre alle “croniche carenze” organiche, “da tempo è privo del direttore titolare e vi sono presenti 180 detenuti”. Non è una novità che la Uil, ricorda Pagani, chieda al Dap di impedire l’utilizzo delle bombolette nelle carceri: “i detenuti molto spesso le utilizzano per ‘sniffare’ gas, ma anche per lanciarle contro i poliziotti e incendiare celle”.