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di Luisa Brambilla

Io Donna, 6 maggio 2023

Studenti e giovani detenuti stanno in due edifici che affacciano sulla stessa strada. È lo spunto di Dirimpetto lo spettacolo teatrale in scena sabato 6 e domenica 7 maggio a La Spezia, durante Per aspera ad Astra.

Studenti e giovani detenuti uniti dal risiedere nella stessa via di La Spezia, in due edifici che affacciano l’uno dirimpetto l’altro. È questa l’occasione per lavorare assieme a uno spettacolo teatrale, Dirimpetto. Sinfonia d’un tratto di strada, nel prossimo fine settimana clou della quinta edizione di lo “Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”. Per Aspera ad Astra è il progetto che da 5 anni sta realizzando in 15 carceri italiane percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro. attori, drammaturghi, scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. Il percorso ha già coinvolto oltre 1000 detenuti per un lavoro di formazione di 300 ore ciascuno.

Il confine che unisce - I due edifici si guardano da anni e le persone che li vivono e che li abitano - studenti e giovani detenuti - non sanno chi ci sia dall’altra parte o, forse, possono solo immaginare chi sono i loro dirimpettai. L’idea dello spettacolo “Dirimpetto” nasce dalla volontà di fare incontrare e interagire questi due gruppi di persone in un luogo libero - il teatro. i due gruppi di attrici e attori, nei mesi scorsi, hanno effettuato diverse prove all’interno dell’istituto penitenziario.

Sessanta giovani coinvolti - Per la prima volta quest’anno all’interno del progetto di avviamento al lavoro è stato inserito il laboratorio “No Recess!” guidato da Gli Scarti - Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, che ha la direzione artistica dentro la Casa Circondariale della Spezia. La preparazione dello spettacolo ha coinvolto oltre 60 persone, con diverse età e percorsi di vita.

Gli orari di Dirimpetto - Il 6 e 7 maggio al Dialma andranno in scena due repliche giornaliere dello spettacolo alle ore 18.30 e alle 21.15. Inoltre, domenica 7 maggio, dalle ore 11.00 alle 12.30 sempre al Dialma, verrà proiettato il documentario “Tutto quel che sono. Un percorso teatrale nel carcere della Spezia” e si terrà l’incontro sul tema “Teatro-Carcere-Comunità” con operatori del settore, compagnie partner del progetto, giornalisti e studenti coinvolti nei laboratori.

Uno spettacolo alla pari - Enrico Casale, direttore artistico del progetto per Gli Scarti aggiunge: “La lezione da imparare da questa nuova esperienza nel carcere della Spezia è il monito che da molti anni sentiamo ripetere da Armando Punzo, il regista del gruppo la Fortezza attivo da 30 anni nel Carcere di Volterra: ‘Nulla è impossibile’. All’inizio pareva una folle utopia fare incontrare le studentesse e gli studenti con i detenuti. Farli incontrare, per creare assieme uno spettacolo “alla pari”. Ancora di più portare queste ragazze e ragazzi a costruire lo spettacolo nella sezione detentiva. Ma la forza del Sogno, si sa, scavalca ogni difficoltà e pregiudizio”.