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lecceprima.it, 27 giugno 2024

Dai prodotti per l’igiene personale e vestiario, fino all’organizzazione di manifestazioni in occasioni di particolari ricorrenze, sarà attivato anche uno sportello d’intesa con il Comune, finalizzato al disbrigo delle pratiche relative ai servizi demografici. Caritas di Lecce e carcere di Borgo San Nicola firmano un protocollo d’intesa per aiutare concretamente i detenuti. L’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, accompagnato dal direttore della Caritas, monsignor Nicola Macculi e dalla direttrice della casa circondariale di Lecce, Maria Teresa Susca, firmeranno domani 27 giugno un protocollo che permetterà alla Caritas di realizzare un servizio di ascolto dei detenuti per la fornitura di servizi e prodotti.

Dai prodotti per l’igiene personale e vestiario, fino all’organizzazione di manifestazioni in occasioni di particolari ricorrenze, sarà attivato anche uno sportello d’intesa con il Comune, finalizzato al disbrigo delle pratiche relative ai servizi demografici. Particolare attenzione sarà dedicata dai rappresentanti della Caritas diocesana alle azioni per l’inserimento lavorativo, in sinergia con il servizio svolto da uno sportello di comunità, promuovendo azioni di reperimento di attività lavorative e di giustizia riparativa, oltre che di primo alloggio, a chi lascia il carcere per fine pena o per lavori alternativi.

I volontari della Caritas avranno a diposizione, da parte dell’organizzazione penitenziaria, dei locali idonei nel carcere, per i servizi di ascolto e distribuzione dei beni raccolti presso le comunità parrocchiali a favore dei detenuti. Il protocollo regolerà un servizio importante per dare risposte alla necessità, ribadita più volte e anche di recente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al reinserimento sociale.