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di Veronica Valente

lecceprima.it, 8 febbraio 2024

Per tre giorni, a partire da oggi, i penalisti leccesi si asterranno dalle udienze. Tra i temi caldi: sovraffollamento carcerario e suicidi nei penitenziari. Nel carcere di Borgo San Nicola sono presenti 1.301 detenuti a fronte dei 798 posti regolamentari, quindi ci sono ben 503 persone in più. Nell’ultimo anno, inoltre nei penitenziari di Lecce e Taranto, ci sono stati complessivamente 5 suicidi, 116 tentati suicidi, 294 episodi di autolesionismo, 240 scioperi della fame, 100 scioperi della terapia, 45 aggressioni fisiche al personale di polizia.

Sono questi i dati diffusi dal procuratore generale Antonio Maruccia in occasione dell’ultimo anno giudiziario. Dati che di certo non lasciano indifferente l’avvocatura. È questo infatti uno dei temi principali che ha determinato i tre giorni di astensione dalle udienze, a partire da oggi 7 febbraio, da parte di Camere penali di Lecce, su iniziativa di Unione camere.

“Il sovraffollamento carcerario ha determinato condizioni di detenzione in violazione delle normative sovranazionali per le quali già in passato lo stato italiano è stato reiteratamente condannato, e in palese contrasto con l’articolo 27 della Costituzione che indica con chiarezza la finalità rieducativa della pena, e ancora, il triste dato dei suicidi in carcere”, ha spiegato il presidente dell’Associazione Giancarlo dei Lazzaretti. “Altra questione centrale dell’astensione è rappresentata dalla compressione del diritto di difesa nel processo penale, con l’introduzione di una serie di limiti al diritto di impugnazione come il mandato ad impugnare nel processo a carico dell’imputato assente e la elezione di domicilio, previsti a pena di inammissibilità dell’appello” ha aggiunto il legale. “Vi è inoltre una vibrata protesta dei penalisti contro le politiche securitarie che si vogliono attuare con ‘pacchetti sicurezza’ che introducono nuovi reati volti a colpire le fasce più deboli della società”, ha concluso.