www.leccenews24.it, 1 gennaio 2015
È festa per tutti. Istituzioni, lavoratori, disoccupati e via dicendo. Ognuno ha diritto di partecipare alle cerimonie in compagnia. In buona sostanza, nel periodo natalizio è vietato sentirsi soli. Viene da sé, dunque, porgere un pensiero a chi vive la solitudine in maniera particolare. Così, anche i detenuti leccesi di Borgo San Nicola, nel giorno dell'Epifania, si sentiranno meno afflitti grazie ad un regalo particolare.
La direzione di Radio Maria, infatti, ha deciso di donare centinaia di radioline e coroncine su richiesta del Cappellano del carcere, Don Sandro, con il benestare dell'amministrazione dell'Istituto Penitenziario. Tali radioline, infatti, sono a forma di statuetta della Madonna, nonché realizzate a norma: senza fili o sporgenze e idonee a superare i controlli dovuti dagli agenti del posto.
Radio Maria svolge da anni un'intensa missione di preghiera ed evangelizzazione. "La nostra presenza capillare sul territorio e la semplicità del mezzo radiofonico - spiega in una nota la Radio - ci mettono in grado di penetrare facilmente e familiarmente in tutti gli ambienti e gli spazi della vita individuale e comunitaria". Non a caso, un ambito potenzialmente privilegiato di ascolto, di riflessione, di consolazione e di conversione è proprio quello delle carceri.
"Le nostre radioline sono studiate apposta per poter essere accettate nelle carceri - prosegue - infatti non sono di metallo, non hanno antenna esterna, sono fornite di auricolari, funzionano con 3 batterie mini stilo. Inoltre, cosa molto apprezzata, sono a forma di Madonnina...che è molto bella e invoglia a pregare. Questa Madonnina "stilizzata", bianca e azzurra, delle dimensioni di 10 cm. è ormai diventata un simbolo di Radio Maria".
"I risultati positivi e la tanta fame dell'unica vera Parola di libertà e salvezza che riscontriamo, ci spingono a mettere sotto il manto della Madonna, Madre di Misericordia, il desiderio di intensificare la nostra presenza nelle carceri".
Non solo. È nata pure una trasmissione mensile intitolata "Ero carcerato e siete venuti a trovarmi" condotta da Mons. Giacomo Martino, cappellano del carcere di Genova-Pontedecimo: si tratta di un vero e proprio apostolato di promozione sociale che intende portare a conoscenza e approfondire tutte le realtà carcerarie. Esperienze, proposte, testimonianze di tante persone che frequentano, a vario titolo, gli istituti di pena e risposta alle telefonate degli ascoltatori in diretta.