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www.fanpage.it, 27 agosto 2014

 

Da venerdì mattina Rosa Della Corte non fa ritorno nel carcere di Lecce, dove era detenuta per aver ucciso il fidanzato nel 2003. Scomparso anche l'attuale compagno. Si ipotizza che la donna potesse aver pianificato la fuga da tempo. L'avvocato: "Preoccupato per le sue condizioni, era depressa".

Manca dal carcere da venerdì scorso Rosa della Corte, detenuta nel penitenziario di Lecce per l'omicidio del suo fidanzato, avvenuto a Casandrino (Napoli) nell'aprile 2003. La donna, che sconta una condanna a diciotto anni per omicidio, aveva lasciato il carcere per una licenza premio, ma dopo essersi allontanata, non ha più fatto ritorno nell'istituto penitenziario.

Risulta scomparso anche l'attuale fidanzato della giovane, conosciuto a Lecce nel corso dei permessi per buona condotta. A dare la notizia agli organi di stampa è stato il legale della donna, Carmine Gervasi, che si è detto preoccupato per la sua condizione di salute: negli ultimi mesi la ragazza appariva depressa e aveva perso circa 25 chili.

Rosa Della Corte era stata condannata per aver ucciso nel 2003 Salvatore Pollasto, all'epoca suo fidanzato. Il corpo del ragazzo ventenne era stato trovato a Casandrino, nel napoletano, in una Lancia Y10 parcheggiata in una zona isolata del comune della provincia napoletana e frequentata da prostitute e rapinatori. Il cadavere del ragazzo si trovava su uno dei sedili dell'auto, semisvestito. Si ritiene che l'accoltellamento fosse avvenuto dopo o durante un rapporto sessuale. Sebbene non fosse chiaro se si trattasse di un gioco erotico degenerato o di un delitto di gelosia, fu accertata la responsabilità della De Corte, che venne condannata a 25 anni. Nel corso dei successivi processi la pena fu poi mitigata a 18 anni.

Le ricerche della donna, che risulta evasa dall'istituto, sono state estese su tutto il territorio pugliese e in particolare e anche alle zone di origine della detenuta. Sembra plausibile l'ipotesi che la detenuta abbia pianificato di evadere d'accordo con il suo attuale compagno, probabilmente nel corso delle ultime licenze premio concessele dal tribunale per buona condotta.