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di Giovanna Casadio

La Repubblica, 19 agosto 2023

Dai dem a +Europa, fronte comune per abbattere il muro delle destre. Azione divisa. Zan (Pd): “Non possiamo essere fanalino di coda”. Cattaneo (FI): “Prudenza”. Non sarà la nuova battaglia delle opposizioni unite, come sul salario minimo, ma la legge sulla legalizzazione della cannabis sull’esempio della Germania, esce dalla soffitta in cui la destra italiana l’ha relegata. “Il Parlamento deve occuparsene, non possiamo essere fanalino di coda anche su questo”, promette Alessandro Zan, il responsabile diritti del Pd. Elly Schlein, la segretaria dem, in piena campagna per le primarie polemizzò con Matteo Salvini e contro la visione del leader leghista solo repressiva. Sottoscrisse la proposta di Riccardo Magi, il segretario di +Europa, per la coltivazione domestica di 4 piantine di marijuana a uso personale. Magi ha ripresentato quella proposta, così come Alleanza Sinistra-Verdi di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ne hanno depositato un’altra sempre per la liberalizzazione.

Distante anni luce dalla Germania e dall’idea di affrontare il problema e governarlo, la meloniana Augusta Montaruli in primavera aveva chiesto una stretta anche sulla cannabis. In pratica è muro contro muro all’italiana tra destra e sinistra. Anche un liberal come il forzista Alessandro Cattaneo, in vacanza a San Francisco, osserva: “Sono prudente, perché le aperture si sono troppo spesso rivelate fallimentari”. Zan rilancia: “Discutiamo senza che la destra brandisca la clava ideologica”.

Sui social Magi dice: “Finalmente si legalizza la cannabis. In Germania però, mica in Italia”. E ragiona: “Il governo tedesco ha dato il via libera a un disegno di legge per legalizzare la cannabis, che sarà votato dal Parlamento alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Una legge che rappresenta ‘una svolta rispetto alle fallimentari politiche proibizioniste’, ha detto il ministro della sanità tedesca Lauterbach. Lotta alla mafia, consumo consapevole, controllo delle sostanze per la salute dei cittadini, più introiti per lo Stato e meno per la criminalità organizzata. Questo vuol dire legalizzare, cosa c’è da capire?”.

Per +Europa è tempo di rilanciare iniziative dentro il Parlamento (“Solleverò la questione chiedendo che sia messa in calendario la proposta in commissione Giustizia di Montecitorio”, annuncia Magi) che fuori. Nella prima linea per un cambio di passo c’è anche il Movimento 5Stelle. Riccardo Ricciardi commenta: “Noi eravamo e siamo per la legge sulla coltivazione domestica a uso personale di cannabis, perché riteniamo che rappresenti un contrasto alla criminalità che fa business sulle droghe leggere”.

Luana Zanella, capogruppo dell’eco sinistra alla Camera, avverte: “La Germania va verso la legalizzazione della cannabis, con un disegno di legge del governo che volta pagina rispetto alle politiche proibizioniste. Dalla destra italiana non ci aspettiamo tanta lungimiranza: ma l’Italia sarà penalizzata anche su questo. Qui gli affari continueranno a farli le mafie che hanno in mano il mercato della cannabis. Per noi è necessaria una totale inversione di rotta, a partire dalla legalizzazione della coltivazione domestica della cannabis, per sottrarre terreno allo spaccio e per andare incontro alle esigenze di molte persone malate che possono trovare conforto nei derivati della cannabis oggi introvabili perché la produzione è molto scarsa”. Bonelli rincara: “C’è un atteggiamento di chiusura totale da parte della destra e questo è un grande errore perché la legalizzazione sottrae alle grinfie della criminalità un fenomeno che riguarda i giovani soprattutto”.

Se non sarà battaglia unitaria delle opposizioni è perché in Azione, ad esempio, le posizioni sono molto diverse nel partito stesso. Benedetto Della Vedova, di +Europa, twitta: “La Germania legalizza la cannabis contro mafie e mercato illegale e criminogeno. In Italia Meloni, anche su questo, conduce una battaglia reazionaria e di retroguardia. Eppure dovrebbe sapere che solo una minoranza di italiani è schierata con la sua guerra ideologica e irrazionale”. Nella passata legislatura la legge sulla legalizzazione della cannabis era giunta all’esame dell’aula della Camera.