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di Silvia Bignami

La Repubblica, 18 giugno 2023

Intervista al sindaco di Bologna: “Insieme ad Anci non chiedevamo la cancellazione del reato di abuso d’ufficio ma una più semplice manutenzione, una sua riscrittura”. “Noi sindaci con Anci chiedevamo una riforma del reato di abuso di ufficio. Non il ‘colpo di spugna’ tipico della politica berlusconiana, che punta all’impunità. Siamo garantisti, non berlusconiani”. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore sferza il governo sulla riforma della giustizia.

Alcuni sindaci dem sono a favore dell’abolizione dell’abuso di ufficio...

“Gli elettori, alle Politiche di settembre, ci hanno chiesto di stare all’opposizione e noi dobbiamo svolgere questo ruolo con orgoglio e impegno. Un partito grande come il Pd deve però fare opposizione con le proprie proposte, che tengano conto delle pluralità che ci sono al nostro interno, ma che non devono scimmiottare la destra. Serve la nostra riforma della giustizia. Non possiamo inseguire la destra come fa Italia Viva, che cerca i voti di Berlusconi”.

Elly Schlein dice che la sfida delle Europee è “epocale”. Perché?

“Perché le elezioni europee saranno uno spartiacque tra passato e futuro. Meloni, con Orbán e Le Pen, stanno lavorando per unirsi al Partito popolare e rompere quella coalizione fatta di Popolari e Socialisti che in questi anni ha governato in Ue. E che ha approvato il Green New Deal e l’agenda sociale che ci ha salvato dall’uscita dal Covid. Quindi le Europee saranno un referendum sulle politiche di questi anni. O si sta coi progressisti o si sta con le destre conservatrici che vogliono dismettere il Pnrr e tante riforme per i diritti dei lavoratori. Perdere le Europee significa consegnare a Le Pen la Francia e a Meloni e Orbán l’Europa”.

Come impedirlo?

“Puntiamo su giustizia sociale e ambientale. E su questo le città per me possono fare tanto, perché le politiche sociali e ambientali toccano direttamente le città. Quindi noi sindaci siamo chiamati a scelte radicali. Bologna dal primo di luglio sarà la prima grande “città 30” in Italia, con uno spazio pubblico sempre più a misura di persone. Non solo. Lunedì presenteremo una delibera che darà una fortissima accelerazione alla transizione energetica degli edifici pubblici”.

Di che si tratta esattamente?

“Si tratta di unire in un unico partenariato pubblico-privato tutti i servizi oggi separati: illuminazione pubblica, videosorveglianza, manutenzione impianti e utenze, edifici pubblici, pulizia bagni pubblici. Oggi ci sono tanti appalti diversi per ciascuno di questi servizi, unificandoli potremo far sì che i nostri edifici, invece che consumare energia, possano produrla: avremo tutti i tetti degli immobili comunali ricoperti di fotovoltaico. Questo grazie anche all’accordo in via di definizione con Autostrade per il Passante, che ci garantisce 50 megawatt. La nostra iniziativa avrà un impatto nei prossimi 10 anni di mezzo miliardo di euro, in parte pubblici in parte appunto privati, e ci consentirà di raggiungere la neutralità climatica nel 2030”.

È una iniziativa che possono assumere anche altri Comuni?

“Ci sono già nove città italiane che come noi hanno come obiettivo la neutralità climatica nel 2030. Questo partenariato pubblico privato è una innovazione assoluta e punta a fare da apripista anche per gli altri”.

Schlein chiede al Pd di mobilitarsi. Vale anche per l’Emilia-Romagna in attesa dei fondi per la ricostruzione post alluvione?

“Sì, le parole di Nello Musumeci, che ci dice che “lo Stato non è un bancomat”, sono un’offesa alla nostra terra. La premier Meloni ha preso degli impegni chiari con noi. Per questo dico basta intermediari che offendono la nostra dignità. D’ora in poi dovremo sederci al tavolo solo con lei”.