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di Francesca Suggi

Il Tirreno, 13 agosto 2024

“Giulietta + Romeo, per amore non si muore” di Ricci e Gallo. Prenotazioni entro il 27 agosto: ecco come partecipare. Detenuti-attori sul palco della casa circondariale delle Sughere. Lo spettacolo è per tutti. Sarà allestito all’interno del campo sportivo, con una tribuna dedicata al pubblico. “Giulietta + Romeo, per amore non si muore” va in scena per il pubblico fuori. Sul palco 8 attori. Un ponte tra chi sta all’esterno e chi sta dentro. Un’occasione per entrare. Per vivere il teatro e la cultura come linguaggio universale che unisce. A prescindere. L’occasione è il 12 settembre, alle 18 (per 150 persone), all’interno delle Sughere.

Le prenotazioni sono aperte fino al 27 agosto: basta scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con nome, cognome, luogo e data di nascita. Ci sono regole ferree da rispettare. “I nominativi saranno sottoposti al controllo dell’autorità giudiziaria e una mail di conferma da parte dell’ente organizzatore ti darà modo di accedere all’interno del carcere: è importante presentarsi davanti alla casa circondariale, almeno 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo con un documento d’identità. È vietato portare all’interno telefoni cellulari”, dicono gli organizzatori.

In scena lo spettacolo della compagnia teatrale Tempo Libero: “Giulietta + Romeo, per amore non si muore”, regia di Francesca Ricci e Lara Gallo con gli attori-detenuti del laboratorio permanente di teatro in carcere. L’evento è organizzato da Arci Comitato di Livorno in collaborazione con Scenari di Quartiere e Fondazione Goldoni e il sostegno della Regione Toscana - progetto Teatro e Carcere. “Il progetto del teatro in carcere è attivo nella sezione di media sicurezza da oltre 20 anni, è curato da Arci Livorno e sostenuto dalla Regione - spiegano le registe - Prevede un laboratorio permanente a cadenza settimanale: lavoriamo su propedeutica, messa in scema, linguaggio, testi, spesso sono classici contaminati dalle storie dei partecipanti”. Ricci e Gallo raccontano la loro esperienza: “La sezione media sicurezza è caratterizzata da una composizione variegata e multiculturale, si mischiano storie da diverse parti del mondo, soprattutto Africa Mediorientale e molti ragazzi sono anche livornesi: è un carcere maschile. Abbiamo un ricambio continuo, diciamo che il nostro lavoro in parte inizia sempre da capo”. Sullo spettacolo del 12 settembre che farà parte di “Scenari di quartiere” con la collaborazione ella Fondazione Goldoni: “Sarà un riadattamento della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta con la nostra attualità”.