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luccaindiretta.it, 20 aprile 2023

Il consigliere Bianucci elenca i problemi della struttura e chiede in tempi celeri un nuovo bando per il garante dei detenuti. Si è svolto ieri, 19 aprile, il sopralluogo alla casa circondariale in via San Giorgio della Commissione politiche sociali del Comune di Lucca. La struttura, inserita nella cerchia muraria, un tempo ospitava un convento e venne convertito in casa di correzione da Maria Luisa di Borbone, nel 1815. Lo scopo della visita di stamani era quello di osservare il funzionamento della struttura penitenziaria evidenziando le sue criticità.

“Era la prima volta che entravo in una struttura penitenziaria e devo dire che è stata un’esperienza importante e molto toccante - dice il commissario di opposizione Daniele Bianucci -. Purtroppo nel sopralluogo abbiamo constatato molte criticità, la prima e la più evidente è la carenza di personale. Nella casa circondariale di San Giorgio dovrebbero lavorare 93 operatori, ma attualmente sono solo 61, una differenza del 30 per cento”.

Questo rende il carcere di Lucca, la struttura penitenziaria con un’incidenza di carenza di personale più alta di tutte le altre strutture del centro Italia. “Proprio per questa ragione abbiamo voluto parlare con gli operatori e ringraziarli per il loro lavoro, perché sappiamo bene le difficoltà di chi si trova ad operare in carenza di personale. A loro va tutto il nostro ringraziamento e sostegno”. “Il terzo braccio è inagibile dal 2021 - prosegue Bianucci - di conseguenza anche lo spazio per le celle è limitato e dove dovrebbe stare una sola persona, ci sono 2 o 3 carcerati. Sono stati fatti dei lavori importanti, al campo sportivo e alla palestra, quest’ultima però non viene utilizzata, non si sa per quale motivo. Stessa cosa per i pannelli fotovoltaici che sono stati installati sul tetto della palestra, non sono stati fatti ancora gli allacci, di conseguenza non sono in funzione.”

Scaduto anche il mandato alla garante dei detenuti e per adesso non è ancora pronto il bando per la sostituzione. “Purtroppo la situazione è ancora peggio - sottolinea Bianucci -, perché ci è stato detto che la carica al garante non può più essere prorogata, di conseguenza Alessandra Severi non si può recare neanche in carcere. Occorre che l’amministrazione comunale faccia quanto prima un bando perché attualmente non c’è una figura per questo ruolo”.

Le molte criticità evidenziate, rendono quindi indispensabile la realizzazione di una nuova struttura penitenziaria più moderna e magari esterna alle mura? “A mio avviso no - dice Bianucci - Nelle parti che sono state ristrutturate si vede la bellezza e l’architettura, mi riferisco in particolare alla palestra e al campo sportivo. Questo non può che significare che se c’è volontà di recupero, c’è anche qualità nei risultati. Ho sentito dire spesso di restituire il convento a San Giorgio alla cittadinanza - precisa -, poi però deve esserci fatto qualcosa, sennò finisce in abbandono come la Manifattura tabacchi. Il centro, con la nuova amministrazione, si è votato al turismo più sfrenato ma la città non è un negozio a cielo aperto e alle nove di sera non si tira giù la serranda per riaprire il giorno dopo”.