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di Fabrizio Vincenti

La Nazione, 12 ottobre 2023

La nomina dell’avvocato Giulia Gambardella scatena le fibrillazioni all’interno della maggioranza: sui 18 voti presenti, solo in 16 l’hanno votata. Tutt’altro che facile e scontata, come si poteva pensare. Ci sono volute ben tre votazioni prima di veder eletta nuova garante dei detenuti l’avvocato Giulia Gambardella, la cui candidatura era sostenuta in consiglio comunale dalla maggioranza del sindaco Pardini.

Gambardella, già candidata alle comunali con Lista Civile che in consiglio comunale è rappresentata da Elvio Cecchetti, ha raccolto i 18 voti dei consiglieri di centrodestra presenti (dunque non al completo) solo alla terza votazione. E se la prima richiedeva una maggioranza qualificata, di cui il centrodestra non disponeva, nella seconda, sempre a scrutinio segreto, non sono mancati i colpi di scena, visto che Gambardella ha raccolto solo 16 consensi contro i 18 di cui disponeva sulla carta e che sarebbero a quel punto bastati per garantirle la nomina.

I due voti mancanti sono finiti in un caso a Mara Nicodemo di Fratelli d’Italia e nell’altro a Marco Santi Guerrieri, consigliere di Lucca 2032, lista che fa parte comunque della maggioranza. Nove, invece, i voti a favore di Manuele Belloni sostenuto dalle opposizioni.

Ma il dato politico, naturalmente, sono stati i due voti mancanti: chiaro che qualcuno, in maggioranza, ha voluto dare un segnale di insofferenza e votare in modo difforme rispetto a quanto stabilito. Un episodio che ha generato tensioni, al punto che nell’ultima votazione, quella decisiva, il centrosinistra ha abbandonato l’aula e il centrodestra, con una prassi abusata da sempre persino, anzi soprattutto, in Parlamento, ha dato indicazioni affinché i proprio consiglieri votassero Gambardella, ma accompagnando la scelta in alcuni casi con il nome di battesimo, in altri con la sola iniziale del nome: un espediente per individuare e neutralizzare da quale gruppo consiliare arrivassero i franchi tiratori, sui quali le ricostruzioni si sprecano, a partire da quelle che portano alle attuali fibrillazioni all’interno di Fratelli d’Italia. Di certo, un segnale di agitazione destinato a ripercuotersi all’interno della maggioranza e sui il sindaco e la sua maggioranza saranno chiamati a riflettere.