di Tito Giuseppe Tola
La Nuova Sardegna, 12 gennaio 2015
Detenuti e agenti di custodia hanno lasciato il carcere di Macomer meno di un mese fa e nei locali semivuoti è già iniziato il degrado. Sulle proposte alternative di utilizzo della struttura avanzate dall'amministrazione comunale di Macomer, intanto, non è arrivata nessuna risposta né dai parlamentari coinvolti né dalla Regione. Sta accadendo ciò che si temeva.
Il carcere non è un edificio riciclabile se non demolendo tutto per costruire qualcosa di diverso, per cui non è ipotizzabile un impiego con destinazione molto diversa da quella per il quale era stato costruito. Ancora non si segnalano atti di vandalismo, ma con la partenza dei detenuti è rimasto il degrado, al quale pare contribuisca anche l'abbandono di rifiuti di ogni tipo, compreso del cibo ormai guasto che richiamerebbe topi e insetti.
Questo, almeno, è quando riferito da voci che sarebbero giunte in comune. La preoccupazione è che si creino problemi igienici. È per questo motivo che l'amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione a effettuare un sopralluogo nella struttura. Lunedì mattina il sindaco e il vice sindaco, accompagnati da un tecnico dell'ente, visiteranno il carcere per vedere come stanno effettivamente le cose. La paura, intanto, è che la struttura rimanga in abbandono. Ancora non vengono segnalati atti di vandalismo, anche perché è rimasta al lavoro una parte del personale civile, che comunque andrà via entro il 15. Temporaneamente è rimasto a Macomer anche il nucleo cinofili della polizia penitenziaria. Ci rimarrà finché non sarà completata un'apposita struttura nel carcere di Nuoro, attualmente in corso di realizzazione, nella quale il reparto sarà poi trasferito.
"Per realizzare la struttura di Macomer destinata al nucleo cinofili - dice il sindaco, Antonio Succu, - sono stati spesi negli anni scorsi 200 mila euro. Soldi bruciati. Realizzarne un altra per trasferire il reparto mi sembra uno spreco ingiustificato. Se si è chiuso il carcere di Macomer con l'obiettivo di ridurre la spesa, mi chiedo dove sia il risparmio".
L'amministrazione comunale di Macomer, intanto, avanza anche un altra proposta di utilizzo del carcere. "L'idea sarebbe quella di utilizzarlo per detenuti tossicodipendenti - prosegue il sindaco -, presso il distretto sanitario di Macomer opera un servizio per il trattamento delle dipendenze che potrebbe fornire un supporto sanitario importante. Restano in piedi anche tutte le altre proposte che abbiamo presentato al senatore Giuseppe Luigi Cucca, della commissione Giustizia del Senato, e al presidente Pigliaru, che finora non hanno risposto". Tra le proposte di utilizzo avanzate la creazione di una struttura alternativa all'ospedale psichiatrico.