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di Pierfrancesco Curzi

Il Resto del Carlino, 18 gennaio 2024

Giulianelli, Garante dei detenuti: serve nuova struttura tra Macerata e Fermo. Un detenuto su tre nelle Marche è in attesa della sentenza definitiva con la misura cautelare in carcere e a Montacuto la percentuale sale fino a sfiorare il 50%: sono 155 su 332. E nella casa circondariale del capoluogo, dei 177 detenuti con pene definitive una buona percentuale potrebbe vedere applicate delle misure alternative. Sono alcuni dei dati emersi nell’incontro di ieri con il garante dei detenuti delle Marche, Giancarlo Giulianelli (nella foto), finito nel mirino delle polemiche legate alla morte, il 5 gennaio, di un 25enne fermano, Matteo Concetti, che si è tolto la vita nel carcere di Montacuto.

Nelle carceri marchigiane - il dato è aggiornato al 31 dicembre - sono presenti 916 detenuti, più di un terzo (311) sono stranieri, oltre a 24 donne nella sezione femminile di Villa Fastiggi, a Pesaro. Gli istituti di pena sono sei e la capienza regolamentare sarebbe di 837 detenuti. Le situazioni di sovraffollamento più delicate sono a Pesaro, con 255 detenuti a fronte di 153 posti, e a Montacuto. Qui la capienza regolamentare è di 256 unità, ma ci sono 332 detenuti (116 stranieri). A proposito di istituti anconetani, le cose vanno meglio nella struttura di Barcaglione, dove i detenuti sono addirittura meno della capienza prevista, 91 (37 stranieri) su cento posti.

Le problematiche principali restano comunque legate alla casa circondariale di Montacuto e alla tragedia di Matteo Concetti. Era dal 2015 che nel carcere di Ancona non si verificava un suicidio. Giulianelli si difende. “Non ho mai ricevuto la pec dall’avvocato della famiglia di Matteo (Concetti, ndr) - dice -. Se l’avesse fatto, avremmo senza dubbio potuto fare qualcosa. Non nascondo che non avere saputo di Matteo, e dunque non avere potuto fare nulla per lui, resta un enorme rammarico”. Giulianelli dice la sua anche sulla manifestazione organizzata dai movimenti anarchici, dal circolo (e casa editrice) Malamente e da Altra Idea di Città davanti alla sede del palazzo delle Marche, in piazza Cavour.

“Sono sempre aperto al dialogo, avrei volentieri incontrato una delegazione di manifestanti”. I limiti delle strutture carcerarie delle Marche, Montacuto in primis: dai problemi legati all’aspetto sanitario allo stato delle infrastrutture, passando per i casi di problemi psichiatrici che andrebbero seguiti nelle Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. “Nelle Marche c’è una sola Rems (a Macerata Feltria, ndr) con un modulo da venti posti e dentro 25 detenuti, ma con una lista d’attesa infinita - aggiunge Giulianelli -. Le strutture carcerarie, a parte il carcere di Fossombrone da poco rinnovato molto bene, cadono a pezzi. La struttura di Fermo va chiusa, visto che non è idonea a ospitare un carcere, e l’ideale sarebbe di realizzare una nuova struttura a cavallo tra le province di Macerata e Fermo, dopo la chiusura dell’istituto di Camerino”. Quanto al carcere di Marino del Tronto di Ascoli, i detenuti sono 104 su 103 posti e a Fermo 50 su 43.