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di Angela Maria Fruzzetti

La Nazione, 14 novembre 2023

Iniziativa della Caritas diocesana per favorire il reinserimento attraverso il volontariato. “Oltre le sbarre: lavoro e volontariato, un ponte per la città” è l’iniziativa illustrata ieri mattina nella sala incontri della Curia vescovile per annunciare il convegno che si terrà sabato prossimo, alle 10, nella sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa. L’obiettivo è di superare le barriere che dividono, ovvero creare un ponte tra il carcere e il territorio. Nella provincia apuana ci sono infatti due strutture, la Casa circondariale di Massa e l’Istituto Penitenziario Minorile di Pontremoli. Erano presenti don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, don Maurizio Manganelli, vice direttore di Caritas diocesana, il cappellano del carcere don Michele Bigi, Alessandro Conti, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, e Umberto Moisè, volontario che da anni è attivo nella casa circondariale di Massa e che farà da moderatore nel convegno del 18 novembre. L’iniziativa è promossa da Caritas diocesana assieme ai cappellani della Casa di Reclusione di Massa e dell’Istituto Minorile Femminile di Pontremoli.

“Deve essere una forma di aiuto e di rilancio della vita successiva dopo il carcere - ha commentato nell’introduzione il cappellano don Bigi -. Deve passare il messaggio che queste persone non devono sentirsi sole”. Don Maurizio Manganelli ha ribadito che “come Caritas è necessario lavorare per rendere il ponte più solido attraverso una rete di sostegno coinvolgendo le numerose realtà locali”. Lavorare tutti insieme, dunque, per favorire il reinserimento in società dei detenuti dopo il fine pena. Il direttore Alessandro Conti, ha evidenziato l’importanza del lavoro per costruire percorsi che facciano del carcere di Massa un esempio per altre realtà. Don Maurizio Iandolo ha portato il saluto del vescovo Mario Vaccari, che sarà presente al convegno: “Grazie a queste iniziative riusciamo a formare le coscienze delle persone che sono fuori e che prendono a cuore coloro che sono dentro”.

Al convegno sarà presente inoltre Giuseppe Fanfani, garante regionale per i diritti dei detenuti. “Un’occasione - ha evidenziato Umberto Moisè - per sollecitare il ripristino della figura del garante nella struttura di Massa, ruolo importante a sostegno sia dei detenuti sia di chi lavora all’interno del carcere”. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Regione, della Provincia e dei Comuni di Massa e Pontremoli.