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Gazzetta del Mezzogiorno, 14 febbraio 2024

Sarà presentato domenica il primo numero del periodico edito dall’associazione di volontariato penitenziario Disma. Sarà presentato a Matera, presso l’Auditorium di Cristo Re, domenica 18 febbraio alle ore 18, il numero uno di S-catenati, oltre l’errore, il primo giornale materano con alcuni detenuti, edito dall’associazione materana di volontariato penitenziario Disma. Il giornale conta infatti su una redazione interna alla Casa circondariale di Matera composta da alcuni detenuti, e una redazione esterna composta da volontari dell’associazione che opera nel carcere locale.

“S-catenati nasce da un’idea nata da alcuni giovani in esecuzione penale a Matera”, fa sapere il cappellano dell’istituto penitenziario materano, fra Gianparide Nappi che aggiunge: “L’attività dei volontari legati alla cappellania, che nell’ultimo anno si è strutturata in associazione, ha permesso di dare forma a questo desiderio. Arrivare a questo primo numero è stato faticoso, ma grazie all’intesa e al sostegno dell’amministrazione penitenziaria e al supporto di alcuni benefattori, finalmente siamo arrivati alla stampa del numero uno”.

Quello che sarà presentato domenica è il primo numero del giornale che sarà diffuso agli associati e ai sostenitori dell’associazione. Fa seguito ad un numero zero di S-catenati, uscito lo scorso settembre a tiratura limitata, utile all’ottenimento di tutte le autorizzazioni del caso. “La presentazione di S-catenati è un momento fondamentale per l’associazione Disma che, ormai da un anno, lavora a questo progetto di inclusione sociale per i detenuti della Casa Circondariale di Matera”, commenta Vincenzo Pace, presidente dell’associazione di volontariato.

“S-catenati nasce per creare un ponte tra la realtà della Casa circondariale di Matera e la città dei Sassi. Il giornale vuole evidenziare come all’interno delle mura carcerarie vi sia una comunità fatta di essere umani che scontano la loro pena, ma che allo stesso tempo cercano di riscattarsi e di ricominciare la loro vita oltre l’errore commesso. Dopo un lungo lavoro siamo felici di poter finalmente annunciare la pubblicazione del giornale in cui collaborano i detenuti e i tanti volontari che vivono la realtà carceraria di Matera”.

“S-catenati non è il giornale dei detenuti, ma con i detenuti: è una differenza importante” tiene a precisare Luca Iacovone, direttore responsabile del periodico. “Non un megafono di denuncia, o lo sguardo buonista su un mondo certamente di privazione e fragilità. Ma è il tentativo di abitare la ferita che ogni crimine segna all’interno di una comunità. Lungo le righe che attraversano il giornale speriamo di riuscire a far correre un filo, tra dentro e fuori, numero dopo numero, che possa essere opportunità per ricucire un dialogo interrotto”.