sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Davide Varì

Il Dubbio, 26 novembre 2023

Il messaggio del capo dello Stato in occasione della giornata. Ieri manifestazioni a Roma, Messina e in altre città. Al Circo Massimo decine di migliaia di persone per il corteo organizzato da “Non una di meno”. Il governo lancia la campagna “Non sei sola, chiama il 1522”. “Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio. La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. ““Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza”, prosegue Mattarella.

“Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c’è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini”, ha scritto ancora il capo dello Stato nel suo messaggio.

“Parlate, denunciate, fidatevi”. È il messaggio che Gino Cecchettin, papà di Giulia uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta invia - tramite canali social - nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Parole accompagnate dall’immagine di un nastro rosso alle quali si sono aggiunte quella di Elena, la sorella gi Giulia: “Sono colpita dal fatto che la morte di mia sorella abbia scosso le coscienze di migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi. Mi aspetto tante persone alle manifestazioni di Roma e di tutta Italia. Serve una rivoluzione culturale”. Una giornata che vede una mobilitazione generale con tantissime iniziative. Ieri sono stati illuminati di rosso i palazzi delle istituzioni

A Roma ci svolgerà il corteo organizzato da “Non una di meno” dal Circo Massimo a piazza San Giovanni prenderà il via alle 14,30. Previsto l’arrivo dei fuxiabus da tutta Italia. Il movimento “Non una di meno”, in una nota scrive che non si tratta di “una commemorazione delle vittime di femminicidio, ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite”. “La mobilitazione nazionale avrà a Roma e Messina le due piazze principali, non sarà un momento rituale ma la precipitazione di una mobilitazione quotidiana - nelle scuole, nei posti di lavoro, nei quartieri, al fianco dei centri antiviolenza femministi e transfemministi - che con il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin si sta riversando in cortei spontanei nelle piazze di tutta Italia”.

Alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in piazza Colonna, nel corso dell’iniziativa del governo con diversi campioni del mondo dello sport, ha detto che “Quando si pensa che l’amore possa fare male non è amore. 1522 è il numero che si può chiamare quando si vuole difendere se stesse”. “Non sei sola. Chiama il 1522” è lo slogan proiettato sulla facciata di Palazzo Chigi, a fianco il logo rosso con la scritta bianca: “Contro la violenza sulle donne”. Bisogna “ricordarsi - ha detto ancora Meloni - che siamo libere, e non c’è nessuno che può toglierci quella libertà e che può pensare di possederci. Noi siamo libere. E 1522 è il numero che si chiama per difendere quella libertà e per essere aiutati da istituzioni che ci sono e da una società che c’è come dimostrano questi grandi atleti”.

Una giornata, quella di oggi, che farà riflettere sulla drammaticità dei numeri del fenomeno femminicidi resi noto dal report dell’Istat. I femminicidi sono l’84% del totale delle donne uccise nel 2022. Sono 61 le donne uccise nell’ambito della coppia, dal partner o ex partner, 43 le donne uccise da un altro parente, soltanto una la donna uccisa da un conoscente con movente passionale, ed è una la donna uccisa da sconosciuti, nell’ambito della criminalità organizzata. In totale si tratta di 106 femminicidi presunti, su 126 omicidi con una vittima donna. Tra le restanti 20 vittime donne, due sono state uccise da conoscenti uomini con moventi diversi: la rapina per una e la follia per l’altra; 15 sono state uccise da sconosciuti (14 uomini e una donna), con diversi motivi, come la follia (9 casi), gli interessi economici (quattro, incluse 3 vittime di rapina) e 2 per altri moventi, più altre 3 donne con autore non identificato.