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di Alessandra Serio

tempostretto.it, 12 marzo 2024

La nomina del Garante dei detenuti a Messina non può più attendere. Lo confermano i recenti fatti di cronaca, spia del sempre crescente disagio per i carcerati in tutta Italia, e anche le strutture messinesi non fanno eccezione, malgrado le eccellenze. In vista dell’annuale sopralluogo dei Radicali, attesi domattina in carcere, l’associazione Leonardo Sciascia ha fatto il punto della situazione, a dieci anni dalla nascita della sigla radicale che coincidono con i 10 anni dalla prima richiesta di istituzione della figura al Comune di Messina.

La battaglia dei Radicali per il Garante dei detenuti - Al tavolo Saro Visicaro, storica colonna dei Radicali a Messina e dell’attivismo sociale, il magistrato in pensione Marcello Minasi e l’avvocato Gianluca Novak, fondatori e animatori dell’associazione che cominciò la battaglia per la giustizia giusta, il carcere e l’informazione sollecitando a Palazzo Zanca la nomina del Garante ben prima che venisse istituito a livello regionale, nel 2016. In queste settimane l’iter per la nomina sembra essere finalmente sul tavolo ma la proposta di delibera sarà affidata alle acque agitate del consiglio comunale. C’era un’altra strada percorribile, ha ricordato oggi l’associazione Leonardo Sciascia, ovvero un altro iter che consente al primo cittadino la nomina diretta. A questo punto comunque l’importante è fare in fretta e individuare una figura più che competente per un ruolo fondamentale e delicato, nel settore giustizia.

L’emergenza carceri - “La nostra è una battaglia contro la detenzione che oltre la libertà priva anche la salute e la vita. 85 suicidi in un anno è il vergognoso primato italiano, dovuto a trattamenti inumani e degradanti. Quindi c’è l’urgenza di un Garante affidabile per cambiare un regime carcerario che è speculare al regime di chi perpetua potere e inumanità”, ha detto Saro Visicaro. Gli hanno fatto eco Minasi e Novak che hanno ricordato che anche l’assessorato regionale Enti Locali nei mesi scorsi è tornato a sollecitare la nomina alle città capoluogo dove insistono strutture carcerarie. Oggi l’associazione entrerà a Gazzi con Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Sergio D’Elia.