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di Marina Della Croce

Il Manifesto, 26 agosto 2023

Previsto un giro di vite anche per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati. Fatta eccezione per il numero di arrivi sulle nostre coste, che il governo non riesce a gestire facendo così impazzire sindaci e governatori a prescindere dal colore politico, non esiste alcuna emergenza migranti tale da giustificare nuovi interventi legislativi. Eppure è proprio quello a cui l’esecutivo Meloni sta lavorando in vista del primo consiglio dei ministri di settembre dove è previsto che verranno presentati due nuovi provvedimenti ai quali ormai da un mese stanno lavorando i tecnici di Viminale e Giustizia. Il primo riguarda un nuovo pacchetto sicurezza Piantedosi-Nordio con cui l’esecutivo spera di accelerare le espulsioni dei migranti ritenuti socialmente pericolosi ma che conterrà anche una revisione in senso restrittivo della legge Zampa sui minori non accompagnati. Il secondo è un decreto a firma Piantedosi-Nordio-Roccella con nuove norme su carceri e personale penitenziario, con la Lega che ha già annunciato un emendamento che prevede la castrazione chimica per gli stupratori.

Ma è soprattutto sull’immigrazione che punta il governo. Il pretesto per l’ennesimo giro di vite (si vedrà poi quanto realmente utile) è stata la brutale aggressione avvenuta all’inizio di agosto a Rovereto, dove un immigrato nigeriano con evidenti problemi psichiatrici ha ucciso una donna di 61 anni in un parco cittadino. In quell’occasione il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni aveva annunciato una “stretta sulle espulsioni degli irregolari con elevato profilo criminale” affidando la decisione non più a un giudice ma direttamente questori e prefetti. Inoltre si prevedono procedure più veloci per la realizzazione di Centri di permanenza per i rimpatri, ovvero le strutture nelle quali vengono trattenuti gli irregolari da espellere.

Sul fronte dei minori stranieri non accompagnati, nel nuovo decreto legge potrebbe arrivare una stretta sui controlli medici effettuati per stabilire l’età (dalla radiografia del polso ad altre verifiche anatomiche) di quei migranti appena sbarcati che durante le visite si dichiarano minorenni. Quindi un ‘tagliando’ sull’attuale legge Zampa, che stabilisce accertamenti ritenuti meno invasivi e secondo cui in caso di dubbio la persona debba essere considerata minore (potrebbe essere invece più discrezionale con le nuove misure).

Il secondo decreto a forma dei ministri Piantedosi, Nordio e Roccella, prevede invece misure riguardanti le carceri in particolare per arginare il crescente numero di suicidi. È previsto un aumento delle telefonate che il detenuto potrà fare a casa, passando dalle attuali quattro a sei al mese. “La vera novità - ha spiegato il sottosegretario leghista alla Giustizia Andrea Ostellari - è che il direttore dell’istituto penitenziario potrà andare oltre questo limite e permettere comunicazioni anche giornaliere, se lo riterrà opportuno”. Le decisioni verranno prese sulla base delle relazioni presentate dagli educatori. Il decreto prevedrà anche un inasprimento delle pene per chi aggredisce il personale penitenziario. Tutto rimandato invece, per quanto riguarda l’utilizzo di caserme dismesse come soluzione contro il sovraffollamento delle carceri, come ipotizzato dal ministro Nordio.

Infine, dopo la violenza di gruppo su una ragazza di 19 anni, Ostellari ha riproposto la castrazione chimica per gli stupratori. La Lega ha già preparato un emendamento in tal senso da presentare al decreto sulle carceri una volta che questo sarà all’esame del parlamento.