sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Giovanna Casadio

La Repubblica, 11 marzo 2023

Intervista all’ex ministra degli Esteri: “Ora Conte e i 5Stelle prendano le distanze dai decreti sicurezza gialloverdi. Europa assente? No, la colpa è dei Paesi sovranisti gelosi e miopi”.

Emma Bonino, ex ministra degli Esteri ed ex commissaria Ue, il governo a Cutro ha deciso misure sui migranti, dopo la tragedia del naufragio: come le giudica?

“Per la precisione il Consiglio dei ministri a Cutro, sul luogo della strage, non ha messo piede. E a Crotone, il governo ha preso misure sui migranti che sono solo uno spot. È stato un gesto tardivo, in cui non c’è traccia di umanità. Né c’è alcuna intenzione di favorire l’immigrazione regolare, che il governo nei momenti di maggiore difficoltà dei giorni scorsi aveva annunciato, seppure in modo contraddittorio. Anzi, se si restringeranno le maglie della protezione speciale, avremo ancora più irregolari nel nostro Paese. È un ritorno caricaturale della linea Salvini”.

Ma il decreto varato prevede la caccia senza quartiere agli scafisti. Potrebbe essere una misura efficace?

“Nel mondo intero, a sentire le parole della presidente del Consiglio. Le definirei, come hanno fatto autorevoli giuristi, norme-manifesto, peraltro di difficile applicazione e incoerenti con il nostro codice. Nessuno si è mai sognato di assolvere i trafficanti di esseri umani, ma vi sembra che i fenomeni migratori mondiali e le loro conseguenze che arrivano fino alle nostre coste possano essere governati con il codice penale?”.

La premier Meloni ritiene strumentale accusare l’esecutivo per il naufragio di Cutro, ma quali sono le responsabilità?

“Cosa c’è di strumentale nel chiedere chiarezza su un naufragio in cui hanno perso la vita 73 persone tra cui decine di bambini? Le responsabilità giuridiche le accerterà la magistratura, ma quelle politiche sono sotto i nostri occhi”.

Cosa non torna in quelle ore in cui il salvataggio non c’è stato?

“Perché la Guardia costiera, che aveva i mezzi adeguati per intervenire, non è mai uscita per cercare quell’imbarcazione della cui presenza si sapeva da ore, così come si sapeva che le condizioni del mare andavano peggiorando? Chi aveva informato la guardia di Finanza? Un gabbiano? E perché alla Guardia costiera non è stato detto nulla? A queste domande va data una risposta”.

Nel decreto del governo Meloni sono previsti più flussi regolari, che è anche la linea della proposta di legge ‘Ero straniero’ di cui lei è promotrice...

“Sì, prevede che aumentino i flussi, che erano praticamente azzerati negli ultimi anni. Ma saranno comunque insufficienti. Non si vuole affrontare davvero il nodo della Bossi-Fini. Non si vuole creare un meccanismo più elastico che consenta a molte più persone di arrivare in sicurezza e a chi è già qui di regolarizzarsi a determinate condizioni, come chiede il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, ripresentando la proposta di legge ‘Ero Straniero’ e cercando di coinvolgere almeno tutta l’opposizione”.

Anche Conte e i 5 Stelle dovrebbero essere della partita?

“Sì, mostrando di avere evidentemente preso le distanze dai decreti sicurezza del governo giallo-verde, che Conte firmò”.

Altri mille migranti arrivati ieri per fortuna sono stati soccorsi. Ma come si affronta il fenomeno migratorio?

“Con pragmatismo, senza usarlo come una clava retorica e propagandistica che è quello che abbiamo visto fare negli ultimi anni dall’attuale destra di governo. Con umanità e senso della realtà, cogliendo tutti gli aspetti positivi e i benefici dell’integrazione. Ovvio non è facile, ma non c’è un’altra via”.

L’Europa è la grande assente?

“Non mi stancherò di ripeterlo: sono i Paesi membri che non hanno voluto e non vogliono assegnare alle istituzioni europee reali capacità e poteri sull’immigrazione e sui confini esterni. La gelosia miope degli Stati più o meno sovranisti, ha fatto sì che i poteri della Commissione siamo residuali e che tutte le proposte di una gestione unitaria dell’immigrazione siano state bocciate o depotenziate dal Consiglio”.

Quale dovrebbe essere il primo passo europeo?

“Serve una decisione politica: sull’immigrazione bisogna rinunciare al sovranismo e mettere in campo l’europeismo. Pensiamo alla Riforma del regolamento di Dublino, promossa dal Parlamento ma bocciata dagli Stati: che profughi e richiedenti asilo debbano rimanere nel paese di primo approdo è un non senso che genera illegalità e frustrazione. Pensiamo a operazioni tipo Mare nostrum con mezzi e budget adeguati gestite a livello comunitario. Pensiamo a meccanismi europei di ingressi legali per coloro che cercano lavoro”.