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Corriere della Sera, 4 agosto 2023

Il rapporto “Vietato passare” sulle condizioni di vita dei migranti respinti dalla polizia francese. Uomini, donne, bambini e persone vulnerabili bloccate alla frontiera franco-italiana. Sistematicamente respinte dalla polizia francese - talvolta con violenza, trattamenti inumani e temporanea privazione della libertà - le persone migranti in transito a Ventimiglia si ritrovano sul territorio italiano senza un riparo adeguato e con un accesso limitato all’assistenza sanitaria. Spesso mancano luoghi per trascorrere la notte, servizi igienici, cibo e acqua potabile. Medici Senza Frontiere, che da gennaio lavora a Ventimiglia con una clinica mobile per fornire assistenza sanitaria alle persone migranti, pubblica oggi il rapporto “Vietato Passare - La sfida quotidiana delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera franco-italiana”.

Tra i 320 pazienti visitati da MSF tra febbraio e giugno 2023 e le 684 persone in transito che hanno partecipato ad attività di promozione della salute e orientamento ai servizi socio-sanitari, il 79,8% ha dichiarato di aver tentato più di una volta di raggiungere la Francia e di essere stato respinto. Persone che dopo aver lasciato il loro paese di origine per sfuggire a violenze, morte, soprusi e povertà e dopo aver affrontato viaggi estremamente pericolosi, si ritrovano nuovamente esposte a violenze, umiliazioni e abusi nel cuore dell’Unione Europea.

Sul territorio di Ventimiglia, d’altro canto, le persone in transito hanno un accesso estremamente limitato ad alloggi adeguati, all’assistenza sanitaria, all’acqua potabile o ai servizi igienici, con conseguenze dirette sulle loro condizioni di salute. Circa i due terzi dei pazienti visitati da MSF, hanno riportato problemi dermatologici, infezioni respiratorie e gastrointestinali, ferite e dolori articolari - condizioni causate o aggravate dalla vita in strada - mentre 14 soffrivano di malattie croniche come diabete e malattie cardiovascolari.

In base alle testimonianze e ai dati medici raccolti, Medici Senza Frontiere ha chiesto all’Italia, alla Francia e agli stati europei di attuare tutte le misure necessarie per garantire dignità e protezione alle persone vulnerabili in transito.