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di Franco Stefanoni

Corriere della Sera, 28 agosto 2023

Bivacchi e condizioni igieniche precarie dopo gli ultimi arrivi in città dalla rotta balcanica. II primo cittadino (FI): “Siccome il governo di centrodestra funziona, l’obiettivo è minarlo”.

“Mai vista un’invasione di migranti come questa a Trieste, e se è così, se si permette tutto questo, la spiegazione è politica: vogliono colpire Giorgia Meloni e tutto il centrodestra al governo”. Roberto Dipiazza, imprenditore, sindaco per 23 anni, Forza Italia, dal 2021 alla sua quinta amministrazione della città giuliana, guida una giunta che insieme al suo partito raccoglie Lega e FdI. In questi giorni Trieste ha visto acuirsi l’emergenza migranti proveniente dalla rotta balcanica, con tanta gente - soprattutto pakistana e afghana - che ormai dorme in strada in condizioni di degrado e grave rischio igienico-sanitario, associazioni umanitarie in affanno, accuse del centrosinistra. Da gennaio a luglio circa 8 mila arrivi, solo in parte affrontati con l’accoglienza. Le tensioni sociali e politiche sono alle stelle.

Qual è la situazione?

“Brutta, bruttissima. È dagli anni Novanta che mi occupo di problemi legati ai migranti, ho visto di tutto e di più, ma una cosa simile non potevo immaginarmela. La città è in emergenza. Come Comune non possiamo fare granché. Nell’urgenza, di quanto sta accadendo se ne deve occupare la Prefettura”.

E invece?

“Mi chiedono di mettere un po’ di gente negli alberghi, ma io voglio fare le cose perbene e serve seguire dei percorsi secondo la legge, e inoltre mancano le risorse. Dai Comuni più piccoli della provincia i sindaci mi chiamano per chiedermi aiuto, per sapere se posso accogliere altra gente, specie i minori. A mia volta, io non riesco a interloquire con Lampedusa, per chiedere di gestire in modo diverso i flussi, poiché là hanno problemi enormi, con 4 mila migranti. Ma Trieste così non può andare avanti”.

Lei che cosa suggerisce...

“In Friuli-Venezia Giulia disponiamo di centinaia di caserme militari vuote, in disuso. Si potrebbero utilizzare”.

Il governo come sta affrontando questa crisi?

“Il governo non ha colpe, anzi. La mia opinione è che quanto sta accadendo, con i famosi 100 mila sbarchi in Italia previsti nel 2023, abbia una motivazione politica avversa a Meloni. La premier in generale sta infatti facendo bene, è in gamba, l’esecutivo anche, ed ecco che con i migranti si trova il modo per metterli in difficoltà. Perché?”.

Perché?

“Per colpire il centrodestra, dimostrare che non è in grado di affrontare la questione, mandarlo a casa”.

E chi lo vorrebbe?

“L’Unione europea. Paesi come Malta o Grecia respingono i migranti. Altre nazioni ci criticano. Intanto siamo noi che paghiamo lo scotto. Personalmente, l’aspetto che più mi preoccupa sono i minori non accompagnati, ormai più di 500 in città”.

Poi c’è l’aspetto economico...

“Da parte di chi interviene sul fronte associativo. È un business, un tot di entrate a testa per ciascun migrante. Per queste realtà, in certi casi, più ne arrivano e meglio è”.