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di Giovanni M. Jacobazzi

Il Dubbio, 2 ottobre 2023

Il ministro a Palermo per i 20 anni della Convenzione Onu contro il crimine: “Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”. Dall’Aula bunker dell’Ucciardone, dove è in corso la cerimonia dei vent’anni della Convenzione Onu contro il crimine organizzato, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parla di immigrazione.

“C’è l’esigenza di una risposta unitaria per fronteggiare l’emergenza che riguarda il traffico dei migranti. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una ‘ cooperazione rafforzata’ con gli Stati che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani”, ha proseguito Nordio, annunciando la firma di due trattati con i ministri della Giustizia di Algeria e Libia. Nel biennio 2021- 2022, per reati legati alla tratta di esseri umani sono stati iscritti nuovi 166 procedimenti con 468 indagati.

Per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti, sono stati iscritti 26 nuovi procedimenti con 92 indagati. “Serve intensificare le attività di indagine sulle rotte del Mediterraneo anche attraverso scambi di investigatori, ampliare la rete degli esperti nazionali per l’immigrazione e la sicurezza in tutti i Continenti, potenziare la cooperazione tecnica sotto il profilo dell’attività formativa con progetti didattici mirati alla prevenzione e al contrasto del crimine organizzato, attivare degli appositi strumenti per finanziare le squadre investigative comuni”, ha affermato poi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“L’Ufficio delle Nazioni unite contro la drogae il crimine (Unodc) stima che a livello globale il business del traffico migranti generi affari per 6- 7 miliardi di euro ogni anno”, ha continuato Piantedosi, ricordando che “vanno aggiunti i proventi ottenuti dal successivo sfruttamento delle vittime con il racket della prostituzione, del lavoro nero e dell’accattonaggio”. Per molti migranti, dunque, il rapporto con il trafficante non si esaurisce con l’ingresso illegale nel territorio europeo, ma prosegue con la presa in consegna delle vittime da parte di organizzazioni criminali. “Sul traffico dei migranti, l’intensificazione degli sforzi deve farci collaborare ancora di più per distruggere i mezzi di fortuna che vengono utilizzati nei viaggi della disperazione, a cominciare dai “barchini”, per individuare i luoghi dove vengono costruiti e i fornitori dei materiali”, è stato il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. “Spiace il riacutizzarsi delle polemiche sul ruolo delle Ong. Credo che non debbano esserci polemiche ma l’oggettiva rappresentazione di quello che accade. Le indagini giudiziarie devono accertare se e quali complicità ci siano nei vari atti del percorso”, ha detto Mantovano.