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di Paolo Valentino

Corriere della Sera, 22 settembre 2023

Il presidente della Repubblica in Sicilia con l’omologo tedesco Steinmeier: quell’accordo faceva riferimento a un mondo che non c’è più. Alla fine, è Sergio Mattarella a dire che il re è nudo e che “le regole di Dublino sono preistoria”. Si tratta di strumenti “rudimentali e superati” di fronte a fenomeni migratori completamente nuovi: “Quell’accordo faceva riferimento a un mondo che non c’è più. È una logica fuori dalla realtà”, dice il presidente della Repubblica nella conferenza stampa che chiude la visita in Sicilia del suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.

Nessuno sui migranti ha soluzioni in tasca, ammette Mattarella. Tanto meno i capi di Stato, figure istituzionali, il cui ruolo può essere di stimolo ed eventualmente di suggerimento all’azione dei governi. Tocca a questi infatti “cercarle insieme e velocemente”, prima che diventi impossibile gestire un “fenomeno epocale”. Ciò che serve, così il capo dello Stato, non sono misure tampone o improvvisate, ma piuttosto “una visione del futuro coraggiosa e nuova”.

Con Steinmeier, c’è “una perfetta omogeneità di valutazione del fenomeno migratorio”, che colpisce con eguale virulenza sia l’Italia che la Germania. Sia Mattarella che l’ospite tedesco fanno riferimento alle proposte della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, definendole “interessanti”. Ma il punto centrale, sono le “soluzioni europee”, senza le quali, spiega Steinmeier, “non sarà possibile far diminuire i numeri degli arrivi”.

Nell’ultima giornata della visita italiana, che Steinmeier proseguirà oggi da solo con una tappa alla Biennale d’Architettura a Venezia, i due presidenti hanno sorvolato in elicottero le zone della Sicilia colpite dagli incendi, prima di recarsi alla Villa Romana del Casale nel territorio di Piazza Armerina, celebre per i suoi mosaici, e poi all’Associazione Don Bosco, dove hanno incontrato profughi e volontari. “Abbiamo ascoltato - ha detto Mattarella - le iniziative messe in campo per accogliere i migranti che sono giunti fin qui attraverso sofferenze indicibili, ma anche per integrarli e inserirli in progetti di crescita, incentivando inoltre programmi nei Paesi d’origine dove potranno essere attivi grazie alle competenze acquisite, aprendo nuove prospettive di vita in quei luoghi dove resterebbero volentieri se non fossero spinti dalla fame, dalla miseria e dall’intolleranza”. Nel pomeriggio, Mattarella e Steinmeier hanno infine visitato a Catania lo stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel Green Power, dove sono stati accolti dall’Amministratore delegato, Flavio Cattaneo.

Sul fondo, la due giorni siciliana è servita a rilanciare un’immagine sintonia europeista tra Italia e Germania, a dispetto dell’attuale fase di turbolenze nei rapporti tra i due governi. “Su ogni argomento, su ogni aspetto registriamo una convergenza e intensità di rapporti collaborativi che non potrebbero essere migliori”, ha detto Mattarella nella conferenza stampa finale. Italia e Germania, Paesi fondatori dell’Unione, “avvertono insieme la necessità di incentivare e far crescere l’integrazione perché la casa europea cresca nel modo più armonico e completo possibile”.

In occasione della loro visita Mattarella e Steinmeier hanno rilasciato anche una dichiarazione sulla situazione in Libia: “Dopo il disastro naturale, riaffermiamo la nostra solidarietà al popolo libico e ammiriamo gli sforzi instancabili delle squadre di soccorso. La Germania e l’Italia stanno fornendo tutto il sostegno possibile. Incoraggiamo gli attori politici ad ascoltare l’appello del popolo per la pace e la stabilità, al fine di costruire un rinnovato senso di unità nazionale”.