sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Cesare Zapperi

Corriere della Sera, 2 ottobre 2023

La presidente del Consiglio su Facebook si scaglia contro il giudice che ha rimesso in libertà un immigrato. “Un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale”. Giorgia Meloni contesta la sentenza del giudice di Catania che ha rimesso in libertà un immigrato fermato in base alle norme dell’ultimo decreto varato dal governo.

Su Facebook scrive: “Sono rimasta basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania, che con motivazioni incredibili (“le caratteristiche fisiche del migrante, che i cercatori d’oro in Tunisia considerano favorevoli allo svolgimento della loro attività”) rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro (compito che non spetta alla magistratura) e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto”.

L’attacco della presidente del Consiglio è diretto. “Non è la prima volta che accade e purtroppo non sarà l’ultima. Ma continueremo a fare quello che va fatto per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano. Senza paura”. Sono parole forti che evocano uno scontro aperto tra il governo e la magistratura. Parole che seguono quelle di tanti altri esponenti dell’esecutivo che a caldo avevano commentato la decisione della toga catanese con toni forti.

Ma Meloni non se la prende solo con il magistrato siciliano. Il fronte delle contestazioni è più ampio e chiama in causa anche i paesi europei (a partire dalla Germania con cui da giorni è scontro aperto). Parlando della gestione dei flussi migratori, la premier sottolinea che si tratta di “un lavoro difficile, certo, ma che può portare a risultati concreti, con pazienza e determinazione”. E poi affonda i colpi: “Certo, tutto diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione diametralmente opposta, e se perfino un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale. E non parlo solo della sinistra ideologizzata e del circuito che ha i propri ricchi interessi nell’accoglienza”.