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di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 6 dicembre 2023

Dall’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione richiesta urgente di ricollocamento immediato. La notizia è già nota e riguarda l’ultima decisione della Corte Europea dei Diritti Umani, emessa il 23 novembre 2023 nel caso A. T. e altri c. Italia (procedimento n. 47287/ 17), con la quale il nostro Paese è stato nuovamente condannato per il trattamento illegale di minori stranieri non accompagnati nell’hotspot di Taranto. Ora giunge una richiesta urgente dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi) per il collocamento immediato di 185 minori in strutture adeguate, nonché per la supervisione dell’attuazione delle precedenti sentenze, che, purtroppo, non hanno portato a modifiche significative nelle pratiche illecite.

La sentenza, che si somma ad altre pronunciate in passato, evidenzia la sistematicità delle violazioni dei diritti umani nei confronti dei minori stranieri, sottolineando le carenze nel rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte ha condannato l’Italia per la detenzione illegale, l’utilizzo di trattamenti inumani e degradanti e la mancanza di nomina di un tutore, oltre a non aver fornito informazioni sui diritti legali dei minori. La gravità della situazione emerge ancor di più considerando l’attuale contesto, in cui le politiche restrittive nei confronti dei migranti non solo persistono ma si intensificano. L’accordo con l’Albania, finalizzato all’identificazione e detenzione dei cittadini stranieri all’estero, rappresenta un ulteriore esempio di tali approcci.

Particolarmente preoccupante è il fatto che quasi duecento minori stranieri sono attualmente trattenuti nell’hotspot di Taranto, senza base legale o giurisdizionale, alcuni addirittura dall’agosto scorso. L’Asgi sottolinea che l’hotspot, situato in un parcheggio isolato nel porto di Taranto, è del tutto inadatto a ospitare minori, specie in condizioni di detenzione. L’avvocata Marina Angiuli e l’avvocato Dario Belluccio, che hanno seguito il caso presso la Cedu, dichiarano che la situazione è ancora in corso, con 185 minori non accompagnati attualmente presenti nella struttura di Taranto. La decisione della Corte costituisce un chiaro richiamo alle autorità italiane affinché adottino misure immediate. L’Asgi ha rivolto un appello alle Autorità competenti, tra cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, il Tribunale per i Minorenni di Taranto, la Prefettura e la Questura locale, il Garante nazionale e regionale per i diritti dei minori, affinché provvedano al collocamento immediato dei minori in strutture adeguate. Chiedono inoltre un monitoraggio costante delle condizioni di accoglienza, rispettando gli standard di umanità e dignità sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea per i diritti umani.

Le violazioni sono evidenti nei posti di frontiera italiani, come Crotone, Lampedusa, Pozzallo, l’hotspot di Contrada Cifali e di Taranto, dove i minori non possono lasciare i centri e sono costretti all’isolamento. Inoltre, la prassi di accogliere minori non accompagnati in strutture destinate ad adulti, in condizioni di promiscuità, continua a verificarsi. La mancanza di adeguate strutture e la temporanea detenzione nei commissariati a causa dei limiti di capienza rappresentano ulteriori violazioni dei diritti dei minori.

Il quadro si complica ulteriormente con l’entrata in vigore del decreto legge n. 133 il 6 ottobre 2023. Questa nuova normativa consente il collocamento dei minori non accompagnati di età superiore ai 16 anni in centri di accoglienza straordinaria per adulti, senza i necessari supporti educativi e servizi di assistenza legale e psicologica. La procedura per l’accertamento dell’età manca di garanzie procedurali minime, violando il principio della presunzione di minore età.

Davanti alla natura sistemica delle violazioni e alla mancata attuazione delle precedenti sentenze, l’Asgi ha inviato una comunicazione al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, chiedendo un intervento urgente per garantire la tutela e porre fine al trattenimento illegittimo dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Sottolinea la natura sistemica delle violazioni e la mancata attuazione delle promesse governative, richiamando l’attenzione sulle gravi violazioni degli articoli 3, 8 e 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. L’Asgi formula raccomandazioni specifiche per garantire il pieno rispetto di tutti i diritti dei minori, evidenziando la necessità di un cambiamento immediato nelle pratiche attuali. La supervisione del Comitato dei Ministri è fondamentale per assicurare giustizia e protezione ai minori stranieri non accompagnati in Italia.