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Adnkronos, 31 gennaio 2024

Garantire continuità nella cura per giovani tossicodipendenti o alcool dipendenti durante il passaggio dalla detenzione minorile al carcere per adulti. È l’obiettivo di un protocollo d’intesa siglato oggi a Milano, presso l’Istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria”. Il progetto, dal titolo “Giovani Marinai”, vede coinvolti l’Asst Santi Paolo e Carlo, il tribunale per i minorenni, la procura presso il T.M., le direzioni del centro per la giustizia minorile e del provveditorato regionale amministrazione penitenziaria per la Lombardia.

L’ingresso in carcere rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni individuo, indipendentemente dall’età, condizione sociale o motivo della detenzione. L’obiettivo primario è trasformare l’esperienza carceraria in un’opportunità di cambiamento, evitando che diventi un periodo di trascuratezza che non contribuisce al recupero del detenuto. Questo imperativo è particolarmente importante per i giovani in fase di maturazione e con esigenze specifiche di cura. Il progetto ‘Giovani Marinai’ si propone di fornire interventi clinici e socio-educativi di alta intensità, garantendo continuità tra le fasi di detenzione all’istituto Beccaria e a San Vittore.

Il progetto si basa sulla collaborazione tra le équipe sanitarie e sociosanitarie della Asst Santi Paolo e Carlo, presenti rispettivamente nel carcere minorile (Spazio Blu) e nel reparto a trattamento avanzato del carcere per adulti (trattamento avanzato Nave). La sinergia tra gli operatori e i servizi della Giustizia contribuirà a inserire i giovani in un contesto trattamentale improntato alla prospettiva riabilitativa.

“La collaborazione tra le équipe sanitarie e sociosanitarie della Asst Santi Paolo e Carlo, insieme agli sforzi congiunti delle istituzioni coinvolte, rappresenta un modello da seguire -spiega Simona Giroldi, nuovo direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo-. Il progetto ‘Giovani Marinai’ affronta in modo pionieristico l’importante transizione dalla detenzione minorile al carcere per adulti, riconoscendo la necessità di garantire continuità nella cura per giovani tossicodipendenti o alcol dipendenti. La promozione di interventi clinici e socio-educativi di alta intensità è un elemento chiave per trasformare l’esperienza carceraria in un’opportunità di cambiamento”.

Presente all’evento anche il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nel promuovere il rispetto dei diritti individuali anche durante il periodo di detenzione. L’evento ha incluso anche testimonianze di ex ospiti del reparto La Nave e arricchito dall’esibizione del “Coro Amici della Nave”.